Così mi ha svegliato mia moglie stamani, con un bacio.
Solo lei, probabilmente, può capire cosa significa affrontare una campagna elettorale difficile come quella appena trascorsa, con un risultato deludente ma comunque soddisfacente.
Il salto di qualità c’è stato, innegabile, così come una emorragia piuttosto consistente dei voti al PD.
Era il 2008 quando il MoVimento Siena 5 Stelle affrontò, per la prima volta, le elezioni amministrative, conquistando 833 voti (la lista). Il PD vinse a man bassa, con il candidato sindaco Ceccuzzi, prendendo ben 11.723 voti.
Al 19° Incontro Regionale “Toscana 5 Stelle”
Oggi -dopo gli scandali della Banca MPS, della Fondazione, la crisi del Comune di Siena (quanti milioni di € mancano dalle casse comunali ? 300 ? 100 ?), dell’Ospedale, dell’Università- ho affrontato per la seconda volta la campagna elettorale come “candidato sindaco”, conquistando un più che dignitoso quarto posto come “sindaco” (8,56%) ed ottenendo, per il MoVimento Siena 5 Stelle, il posto di terza forza politica della città di Siena, con ben 2194 voti (+1361 in due anni !). Parallelamente il PD, che questa volta vedrà il candidato Valentini in un imbarazzante ballottaggio con Eugenio Neri, perde 5240 voti, assestandosi a solo 6483.
Certo, avevamo ben altre aspettative. Aspettative dettate da quanto è emerso negli ultimi mesi: una città distrutta da una classe politica avida, incompetente e corrotta che ha pure l’arroganza di riproporsi alla sua guida. Ed alla quale, inspiegabilmente, i cittadini senesi ancora una volta consegnano le chiavi della città.
Sul palco con Beppe
Non è stata una sconfitta, se così vogliamo chiamarla, per il MoVimento Siena 5 Stelle: a perdere, su tutta la linea, è stata la città di Siena. Da una parte il “partito unico” subisce comunque un sonoro ceffone (…pure l’onta del -finto- ballottaggio !) mentre dall’altra le vere forze civiche di opposizione, sane, non conquistano il riconoscimento sperato per il lavoro di denuncia e sensibilizzazione che hanno svolto negli anni.
Una città strana, che vede contrapporsi coloro che vivono delle rendite di posizione e del clientelismo del groviglio armonioso con le prime vittime della crisi della città, tra cui i tanti che rischiano di perdere il lavoro (1100 esternalizzandi solo in BMPS) o che si sono visto decurtare lo stipendio (Dipendenti comunali e dell’Università).
Il “dream team” di Siena 5 Stelle
Certo, l’analisi del voto non può prescindere da considerazioni così semplicistiche. Probabilmente Siena sconta anche una età anagrafica piuttosto elevata, che porta ad avere un alta percentuale di “voto di religione”, di coloro che votano qualunque cosa succeda, a prescindere, per “partito preso”. E contro questo elettorato c’è ben poco da fare.
Ci sono poi i 500 “aspiranti” consiglieri comunali, che si sono trascinati dietro il voto di parentela e di amicizia. Vogliamo che ognuno di essi non abbia catalizzato almeno 5-6 voti così ? Ecco che basta poco a muovere 2000-2500 voti secondo logiche familistiche.
Conferenza stampa degli aspiranti sindaci toscani a 5 stelle
C’è poi la questione, spinosa, dell’informazione. E qui già vedo i giornalisti accusarmi, perché denuncio l’azione della “macchina del fango”. Credo che sia ipocrita, soprattutto da parte dell’informazione locale, continuare a sostenere che non vi è stata alcuna azione denigratoria nei confronti del MoVimento Siena 5 Stelle.
Ma anche a livello nazionale, è innegabile, i giornalisti si sono attaccati -morbosamente- a questioni puerili come la diaria o gli scontrini (questioni immediatamente riprese anche dagli altri candidati, Valentini in primis…) per dimostrare che il MoVimento 5 Stelle non riesce a fare nulla di concreto.
Peccato che la realtà dimostra ben altro. La realtà dimostra che il MoVimento 5 Stelle ha rinunciato a 42 milioni di € di rimborsi elettorali, che è stata l’unica forza politica
Con i parlamentari a 5 stelle in Piazza Salimbeni
a chiedere una Commissione di Inchiesta sulla Banca MPS, che è l’unica forza politica ad aver fatto una Interrogazione Parlamentare urgente sullo Statuto della Fondazione MPS. Eppure bastava una veloce ricerca su Google o su Facebook per rendersi conto della realtà: https://www.facebook.com/pages/Attivit%C3%A0-parlamentare-Movimento-5-Stelle/151090111730813
Del resto se la Freedom House dichiara che l’Italia è “partly free” (Rapporto 2012):
While the print sector is more diverse in both ownership and content, most Italians receive news and information through the broadcast media. There are several newspapers and news magazines, most of them with regional bases. Newspapers are primarily run by political parties or owned by large media groups, but they continue to provide a range of political opinions, including those that are critical of the government.
è evidente che qualcosa, nel mondo dell’informazione, non funziona come dovrebbe. Forse è proprio questa commissione tra editoria, politica e finanza il vero problema dell’informazione italiana.
N
Di corsa…deciso a non mollare !
ei prossimi giorni, con calma, racconterò questa straordinaria -ma difficile- avventura elettorale. Ad oggi devo ancora smaltire le tante palate di letame che i giornali, di destra, di centro, di sinistra, mi hanno rovesciato addosso.
Tutto inutile: io non mi piego.
Per concludere termino con un pezzo dell’articolo di Marco Travaglio che commenta il risultato elettorale del MoVimento 5 Stelle:
Se tre mesi fa avesse prestato sottobanco 15 senatori a Bersani per il suo demenziale governicchio di minoranza, o se poi si fosse imbarcato nell’immondo carrozzone Letta-Alfano, il M5S si sarebbe guadagnato i favori dei giornaloni, della Rai e di mezza La7, che ora non lo lincerebbero da mane a sera, non inventerebbero scandali inesistenti (tipo i delirii della cronista di Report sulla pubblicità nel blog), non oscurerebbero la clamorosa rinuncia a 42 milioni di rimborsi elettorali, non lo accuserebbero di perder tempo a “parlare di scontrini” o di essere come tutti gli altri.