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Buongiorno dal Festival di Rotterdam

Creato il 21 gennaio 2015 da Luigilocatelli

IMG_2261Eccomi qua per la prima volta al Rotterdam Film Festival. Che è istituzione assai gloriosa nel cinepanorama d’Europa, arrivato omai alla sua edizione numero 44. Il meno mainstream e il più edgy&cool di tutti i film festival del continente, con una programmazione al solito massiccia (è il bello e insieme il brutto di tutti i festival ormai), centinaia di titoli divisi per sezioni diverse dall’evocativo quanto lambiccato nome (Spectrum, Bright Future, LimeLight, Hivos Tiger Award Competition – ovvero il concoro che assegna il Tiger, il massimo premio). Ma la mission dell’IFFR inconfutabilmente è quella di dare spazio e credito al cinema indie di ogni parte del mondo, pure la più sperduta e periferica, con cose che solo qui puoi trovare. Molti però anche i titoli già visti altrove e qui trasmigrati a far di richiamo per il pubblico di una città che ama appassionatamente il suo IFFR e affolla tutte le sale. Tant’è che i biglietti per uno dei film più attesi, Inherent Vice di Paul Thomas Anderson (in prima internazionale) son tutti esauriti e io non ce la farò a entrare, salvo miracoli di rush line all’ultimo minuto; certo, c’è una seconda proiezione il 29, ma è troppo tardi visto che parto il 27 (così mi perderò anche l’unico screening di A Most Violent Year di J.C. Chandor, film di chiusura). Bene, non disperiamoci, c’è tanta altra roba cui star dietro.
Oggi giorno di attesa. Stasera alle 21 si apre il Festival con l’inglese War Book, che io spero di vedere in prss screening anticipato alle 14,30. Ma è da domani mattina che si comincia davvero. Fa freddo, e però un freddo sopportabile e non spietato, il cielo è plumbeo, c’è quella spessa tristezza di molte città nord europee; ovviamente Rotterdam è etnicamente mescolatissima, però poi vai al ristorante e le belle ragazze olandesi bionde stan sedute ai tavoli tra di loro con qualche coetaneo etnicamente compatibile, e coloro che vengono da famiglie delle ex colonie, Indonesia, Suriname, stan tutti dietro i banconi a lavorare o a pulire i tavoli. Integrazione imperfetta, con parecchie differenze sociali, e come potrebbe essere altrimenti? E pensare che il sindaco di Rotterdam è di origine marocchina. Altre cronachette, cinematografiche e non solo, seguiranno. State connessi, se vi interessa.IMG_2262


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