«(Il Duomo di Monreale) contiene due urne di porfido (…).
Esse contengono le ceneri di Guglielmo il Buono e di Guglielmo il Cattivo (…).
Guglielmo il Buono è chiamato così perché era superstizioso e sottomesso ai preti, l’altro ha acquistato il soprannome di “cattivo” perché era saggio, razionale e privo di pregiudizi. Questo esempio rafforza la mia convinzione di distanziarmi dagli appellativi generici e di disprezzarli».
Johann Hermann von Riedesel, Viaggio in Sicilia
Una curiosità che in pochi sanno: avete presente Goethe e il viaggio che fece in Italia tra il 1786 e il 1787 (sì, quello che diede origine allo splendido volume Viaggio in Italia)? Anche allora esistevano le guide turistiche – un po’ diverse da quelle che oggi vanno per la maggiore, in realtà…
Ebbene, Goethe esplorò la Sicilia con sottobraccio il Viaggio in Sicilia di von Riedesel, usandolo come sua personalissima guida Lonely Planet.
In queste sere ho il privilegio di stringere tra le mani il libro di von Riedesel: adoro tutto di Goethe, in particolar modo il suo Viaggio in Italia, e trovo straordinario poter leggere a distanza di quasi 250 anni il volume che l’ha guidato in Sicilia.
Se vi capita, leggetelo.
Il Viaggio in Italia di Goethe, beninteso, non la Lonely Planet d’epoca!