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Burano ha quella quiete un po' sonnacchiosa dei piccoli paesi, quelli dove ogni giorno sembra domenica, dove si sa ancora assaporare la bellezza delle cose semplici - però è un'isola, un'isola piatta e variopinta come la tavolozza di un pittore.
Somiglia alla sua città capoluogo: ha quel certo non-so-ché che si percepisce come aria di famiglia. Però è la cugina più modesta e semplice dell'aristocratica decaduta Venezia che sospira nostalgica fra la polvere che ricopre gli antichi fasti: è una ragazza acqua & sapone, Burano, che ama indossare abiti dai colori vivaci e disparati, e che ha un sorriso luminoso, gli occhi trasparenti.
E' carina ed ha un temperamento artistico senza ambiziose ed elevate pretese, che si traduce in un'originale e confortevole accoglienza.
Ci si trova bene in sua compagnia.
Ti pervade un senso di tenerezza, di semplicità, di pace.
Ti sembra che i suoi colori si riflettano come un caleidoscopio anche dentro al tuo cuore...
Il mezzo più utilizzato per raggiungerla è il vaporetto che si prende dall'imbarco delle Fondamenta Nuove.
E' sufficiente un biglietto giornaliero per Venezia - che comunque tanto economico non è, visto che, durante la mia ultima visita, nel dicembre 2013, costava 18 €; ma è il prezzo di Venezia.
L'isola si raggiunge in circa 50', durante i quali potrete godervi il panorama, navigando attraverso la laguna.
Assuefate i vostri occhi all'azzurro dell'acqua e a quello del mare...
e poi tuffateli nel mosaico di colori delle casette di Burano.
Ogni edificio ha la facciata dipinta di un colore diverso, e l'isola è un patchwork arcobaleno, come il vestito di Arlecchino.
Nessuno sa esattamente perché gli abitanti di Burano abbiano cominciato questa tradizione di dipingere le loro abitazioni: qualcuno dice che sia stato perché così i marinai potessero riconoscere la propria casa da lontano quando erano di ritorno con la barca in mezzo alla nebbia; altri invece sostengono che ogni colore rappresenti una diversa famiglia, un po' come i kilt per i clan scozzesi.
In ogni caso è stata decisamente una buona idea!
E' bello vagare a caso, a Burano, girare per i vicoli sorridendo ai colori: ogni singola casetta è bella da ammirare, ha una personalità, quella della famiglia che ci abita, che si esprime abbinando al colore della facciata dei vasi di fiori, decorazioni alle finestre, tende di pizzo - ma anche nella casualità di un ombrello aperto ad asciugare, di lenzuola stese, di biciclette appoggiate agli stipiti delle porte.
E, ovviamente, Burano è amata dai gatti...
La casa più famosa e fotografata di Burano è Casa Bepi, abitazione dell'artista locale Giuseppe Toselli.
Lui è dal 1992 che non c'è più, ma la casa, dove oggi ancora vive la sorella, è stata mantenuta così come lui aveva deciso di decorarla.
Bepi era un artista autodidatta che amava dipingere ed era appassionato di cinema: ogni giorno apportava qualche piccola modifica alla facciata della sua dimora, che contiene i colori di tutte le altre case presenti a Burano.
Un altro motivo per cui Burano è famosa è la produzione artigianale di merletti.
Sull'isola ci sono un museo ed una scuola, che garantisce la sopravvivenza della tradizione.
Numerosi negozi li vendono, e in alcuni di essi si possono anche trovare delle merlettaie intente a dare una dimostrazione pratica. E' un'arte piuttosto complessa, per cui osservarle all'opera è davvero affascinante.
La maggior parte di questi negozi si trovano attorno alla piazza principale (nonché, fondamentalmente, unica) dell'isola, che è dedicata a Baldassarre Galuppi, un compositore del XVIII secolo a cui Burano ha dato i natali.
E per quanto riguarda una sosta mangereccia?
Beh, lo so che sembro un po' di parte, ma non posso non consigliarvi la Trattoria Al Gatto Nero !
Non è solo per il suo nome che lo faccio, ma perché la sua cucina è davvero ottima.
Suggerisco di prenotare il tavolo con un po' d'anticipo, perché, quando noi ci siamo avventurate dentro con lo stomaco brontolante, ci è stato detto che non avrebbero avuto posto fino alle 14.30.
Però indubbiamente l'attesa ne è valsa la pena... o meglio, le tagliatelle scampi e pecorino che abbiamo preso ci hanno ricompensate dell'attesa.
Ho assaggiato anche i tipici biscotti di Burano, gialli e a forma di "S". Vengono serviti con un bicchiere di vino dolce e sono stati anch'essi molto gradevoli.
Che volete, i gatti neri sono dei buongustai!! :)
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