Magazine Africa

Burkina Faso / 23° Fespaco / Senegal "Asso piglia tutto"

Creato il 04 marzo 2013 da Marianna06

Photo_7221

 

Sabato, 2 marzo, si è concluso con le premiazioni di rito il Festival panafricano del cinema (Fespaco) ,giunto al 23° appuntamento in Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.

E il Senegal, è proprio il caso di dirlo, ha fatto incetta di premi più che meritatamente, riscuotendo le simpatie e gli apprezzamenti tanto del pubblico che della critica.

Il primo premio, lo”Stallone d’oro di Yennenga”, è andato al regista Alain Gomis con il suo “Tey”(traduci : Oggi).

Appena 41 anni e talento da vendere, Gomis è figlio di padre senegalese e di madre francese.

Solitamente vive in Francia ma,quando può,si trasforma in un autentico giramondo.

E, a suo dire, il “suo” cinema deve molto alla Francia, al Senegal ma anche alla Guinea Bissau,suo “amore”, in cui ha soggiornato parecchio tempo.

La storia di”Tey” è molto semplice ma molto toccante al tempo stesso.

Racconta di un uomo,un certo Satché che, essendo a conoscenza della sua morte di lì a poco tempo, decide  di trascorrere gli ultimi giorni di vita a Dakar, incontrando amici, parenti, genitori e persino quello che è stato il suo primo amore.

Diciamo che il pubblico in sala è stato letteralmente rapito e si è commosso a questo racconto, narrato con grande freschezza d’immagini e provetta maestria di regista consumato.

Lo “Stallone d’argento” è andato, invece, alla giovane regista algerina Djamila Sahraouhi con il suo “Yema”, che è piaciuto tantissimo.

Ma lo”Stallone di bronzo” se lo è meritato un altro senegalese.E’ Moussa Touré, con “La pirogue”.

Molto importante è stato anche il premio dell’Unione Africana, meritato riconoscimento al maliano Ibrahim Touré, con  “Toiles d’araignée” (“Ragnatela”), in considerazione dei terribili eventi di guerra, che stanno connotando, da una anno a questa parte, il martoriato Mali.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

(ndr.) Nella foto in alto il regista franco-senegalese Alain Gomis che ha meritato "Lo Stallone d'oro" di Yennenga


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :