Il generale Gilbert Diendéré, responsabile del colpo di stato fallito del 16 settembre scorso è accusato ufficialmente di crimini contro l’umanità. Nell’ambito della stessa inchiesta - ha spiegato il responsabile della giustizia militare Sita Sangaré - sono state messe sotto accusa altre 23 persone, per reati diversi.
Dovrà comparire in tribunale anche Dijbril Bassolé, già ministro degli Esteri di Blaise Compaoré, l’ex presidente di cui i golpisti erano considerati fedelissimi e fuggito un anno fa in seguito a una protesta popolare. Gli accusati rischiano pene che vanno fino ala condanna capitale, ma Diendéré, che una volta fallito il golpe si era rifugiato nella nunziatura vaticana, era stato consegnato alle autorità locali dopo aver ricevuto garanzie per la sua vita.
Alcuni degli accusati, ha specificato il responsabile della giustizia militare, saranno chiamati a rispondere anche della morte dell’ex presidente Thomas Sankara, avvenuta nel 1987 a seguito di un altro golpe. Tra i nomi non c’è quello di Compaoré, da sempre sospettato di aver giocato un ruolo nella deposizione del suo predecessore. Tuttavia, ha chiarito Sangaré “non è escluso” che si arrivi ad includerlo, in futuro, tra gli accusati.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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