Burkina Faso / Difficoltoso cammino in vista delle prossime elezioni presidenziali

E ’cosa nota che in Burkina Faso il panorama politico  si propone piuttosto movimentato negli ultimi mesi.

Decine di personalità politiche, tra cui storici alleati e deputati, hanno voltato le spalle al longevo presidente.

Che è  una personalità, comunque, ingombrante e paternalista.

E hanno rassegnato, pertanto, le dimissioni dal Congresso per il progresso e la democrazia (Cdp).

Al centro del braccio di ferro in atto dallo scorso anno tra maggioranza e opposizione e, a questo punto, anche con i dissidenti del Cdp, c’è in particolare la creazione del Senato.

Ma c’è  soprattutto la possibile modifica dell’articolo 37 della Costituzione, che consentirebbe di eliminare il limite di due mandati presidenziali.

E  aprirebbe così la porta a una rinnovata candidatura di Blaise Compaoré.

E questo, sulla base di buone motivazioni, l’opposizione decisamente non lo vuole.

Finora è fallito il tentativo di mediazione della società civile burkinabè per portare le parti sulla strada della risoluzione pacifica della crisi. 

E non ci sono, al momento, schiarite all’orizzonte.

Semmai  si celano risentimenti  ben covati, che potrebbero sfociare in situazioni incontrollabili, che  in finale non sarebbero un bene per nessuno.

C'è da sperare , alla resa dei conti, nel buon senso dell'elettorato. 

E anche di una grande attenzione  da parte degli osservatori per quelli che potrebbero essere possibili brogli.

Ma trasparenza politica e affari convenienti, come sappiamo, non sempre si sposano.

    a cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)