Burqua si, Burqua no. Il valzer si è aperto anche in Italia. La Commissione agli Affari Costituzionali della Camera, dopo aver valutato gli emendamenti, ha dato il via libera alla legge sul divieto di burqa e niqab. Il provvedimento sarà esaminato a settembre dall’aula di Montecitorio. La legge italiana sembra sia proposta da una donna araba che da anni combatte, assieme a tante altre, nei tribunali per la difesa delle donne. Online infatti troviamo la dichiarazione di Souad Sbai autore della legge e deputato PDL”In Francia, Belgio e nel musulmano Azerbaijan questa legge è già realtà senza che nessuna donna araba musulmana abbia nemmeno pensato di protestare, per quanto la si attendeva. Invece qui qualcuno aveva pensato di intimorirci con lettere ambigue o con dichiarazioni falsamente libertarie” Secondo Sbai esiste un falso multiculturalismo ed una particolare concezione dei diritti di libertà, per cui si riterrebbe “razzismo” l’obbligo di una donna ad andare contro i dettami del proprio costume.
Il provvedimento, sulla matrice di quello francese, vieta il travisamento del volto in luoghi pubblici con burqa e niqab, ma anche con caschi, o altri indumenti di «origine etnica», e prevede sanzioni pecuniarie per chi contravviene il divieto. Pene pecuniarie fino 30.000 euro e reclusione fino a 12 mesi, per chi costringe terzi a occultare il volto con violenza, minaccia o abuso di autorità o in modo da causargli un perdurante e grave stato di ansia o di paura o da ingenerare nella persona fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto. È precluso l’acquisto della cittandinanza a chi ha avuto una condanna definitiva per aver costretto terzi all’occultamento del volto.
Related content:
- Belgio: multe e carcere per burqua e niquab
- Razzismo ed antisemitismo sul web corrono veloci: riappare un blog con liste di proscrizione antisemite
Better Related Posts Plugin {lang: 'it'}