No agli aiuti se sono mirati “a dividere”.
È la posizione del presidente del Burundi Pierre Nkurunziza, aspramente criticato da vari paesi occidentali per la sua decisione di candidarsi ad un terzo mandato, poi ottenuto in elezioni non considerate credibili dalla comunità internazionale.
“Ringraziamo molto alcuni donatori che ci aiutano nello sviluppo, ma contemporaneamente ne critichiamo altri che vogliono fornire aiuti che dividono i burundesi. Noi vogliamo aiuti che non distruggano l’unità dei burundesi”, ha spiegato il capo dello stato, parlando ai membri della commissione, da lui nominata, per il dialogo nazionale.
Negli scorsi mesi, di fronte alla decisione di Nkurunziza di correre per un terzo mandato, Germania Paesi Bassi e Belgio (ex potenza coloniale, tradizionalmente un importante donatore per lo stato burundese) avevano annunciato la sospensione dei loro programmi di cooperazione e la stessa Unione Europea sta valutando un passo simile.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)