Il governo del Burundi potrebbe far intervenire l’esercito se le prossime manifestazioni contro il possibile terzo mandato del presidente Pierre Nkurunziza degenerassero. Ad affermarlo sono vari membri dell’esecutivo.
Il ministro della Difesa, generale Pontien Gaciyubwenge, ha affermato infatti di essere pronto all’azione contro “i detrattori della pace”. Se “l’ordine pubblico o la sicurezza pubblica” saranno disturbati, ha aggiunto il responsabile della Sicurezza Pubblica, generale Gabriel Nizigama “i corpi di difesa agiranno per la sicurezza di tutti”. Infine, il ministro dell’Interno Edouard Nduwimana ha promesso che saranno prese “tutte le misure che s’impongono per punire e portare davanti alla giustizia gli autori e gli istigatori di questi appelli alla rivolta”.
La possibilità che il presidente Nkurunziza, sfruttando una particolare interpretazione costituzionale, si presenti nuovamente alle elezioni del prossimo 26 giugno, ha provocato le proteste di varie forze della società civile, già scese in piazza nelle scorse settimane. Nel fine settimana 86 persone sono state arrestate in relazione alle manifestazioni degli scorsi giorni a Bujumbura e agli scontri con la polizia che ne erano seguiti.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)