Bus disabili, prorogato il caos. Si va in taxi con Pronto Nonno

Da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Il buon anno ai disabili romani arriva dal Comune con un po' di anticipo. Dopo anni di servizio prorogato senza una gara e di disservizi e agitazioni del personale dovuti al mancato pagamento del subappaltatori, il Comune ha deciso di tagliare il servizio. Niente più Atac, per ora si va in taxi (forse) e con un preavviso di appena 48 ore.


Ed è bufera, perché i disabili che usufruiscono del servizio a chiamata (che a Roma sono quasi tremila) la scoperta l'hanno fatta casualmente il giorno 28, quando hanno chiesto di prenotare il servizio chiamando la centrale operativa dell'Atac e si sono sentiti rispondere con gentilezza, cortesia e non qualche imbarazzo, che il servizio cessava.


Per chi vuole evitare la prigionia in casa, non è rimasto altro che l'odissea tra i burocrati del Dipartimento Comunale Mobilità (quello gestito dall'assessore Antonello Aurigemma) che hanno rimandato le richieste al servizio Pronto Nonno, quello che dovrebbe assistere gli anziani in difficoltà.

Affaritaliani.it pubblica in esclusiva la registrazione della telefonata surreale che una “cliente del servizio”, la signora Roberta Sibaud ha intrattenuto con l'imbarazzatissimo operatore della centrale operativa dell'Atac. Carenti le spiegazioni e carente ancor di più il preavviso con il quale i disabili hanno saputo che dal giorno 1 gennaio si sarebbero dovuti rivolgere alla Coop 3570 per avere ciò che prima veniva fornito dai minibus Atac.


La telefonata è il simbolo della qualità dei servizi erogati dal Comune di Roma che, entro la fine del mese si è impegnato ad individuare il nuovo gestore del servizio. Ecco il racconto della signora Sibaud. È il 28 dicembre: “Ho chiamato il call center della Centrale Operativa dell’Atac, gestore del Servizio pulmini a chiamata per la mobilità delle persone con disabilità del Comune di Roma, per prenotare un trasporto per il 2 gennaio 2013 mattina, ma mi è stato chiesto come mai non sapevo che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno di operatività del servizio, per fine mandato alla ditta di pulmini vincitrice dell’appalto che scade il 31.12.2012. Mi chiedo perché nn giocare d'anticipo ed esperire una gara in tempo per nn far rimanere 2.900 persone con disabilità a piedi da oggi? Senza considerare quanti sono ancora in lista d’attesa per essere accreditati al servizio mobilità. Ora l'ATAC non avrà più la gestione di detto servizio, ma il rapporto sarà tra Comune di Roma e ditta appaltatrice. Dovranno creare una nuova centrale operativa, la ditta appaltatrice vincente dovrà avere i pulmini che l’ATAC già da stamattina ha prontamente ritirato, perché di sua proprietà. Oltre a non avere noi il servizio utile per raggiungere il lavoro, gli istituti di fisioterapia, visite mediche negli ospedali o per socializzare, resteranno senza lavoro un centinaio di autisti uomini/donne che se ne staranno a casa sperando di essere poi assunti dalla nuova ditta vincitrice dell’appalto”.


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