Google cerca di sconfiggere la fama di parassita dell’industria dell’informazione, che tanti problemi e conflitti ha creato nel tempo tra l’impresa di Mountain View ed il comparto editoriale in tutto il mondo, e lancia un nuovo servizio che dovrebbe aiutare gli editori, le testate online a risolvere l’insoluta, ad ora, questione di quale sia un modello di business sostenibile, con un prodotto, a cavallo tra la promozione, la brand awareness e la ricerca, il sondaggio.
L’idea ha buone potenzialità e consente, per avere un termine di paragone, un CPM intorno ai 15$, un livello di ricavo superiore a quello attuale di molte testate. Resta solo una domanda, come mai gli editori non ci hanno pensato autonomamente e hanno avuto bisogno di attendere la proposta fatta da terzi? Non è una perplessità di poco conto, a mio avviso, e potrebbe aiutare a spiegare su cosa si basa, quali siano le fondamenta dell’attuale crisi economica che attraversa l’industria dell’informazione.
Ne parlo, iniziando in questo modo un ciclo di almeno 5 appuntamenti su questo tema, nella mia colonna settimanale all’interno degli spazi dell’ Osservatorio Europeo di Giornalismo.
