By Marco Boarin on dicembre 16th, 2012
16 dicembre 2012
Ogni anno ci scappa sempre qualche amico che chiede di poter vivere una nuova esperienza visitando una grotta… e quale grotta migliore se non il Buso della Rana.
Ho “traghettato” i miei due amici attraverso il Ramo Principale fino al Salone Terminale.
Ogni tanto, lungo la via, qualcuno si era improvvisato Teseo lasciando qualche sasso con scritto a pennarello “Uscita” come fosse un filo d’Arianna, ma fin qui tutto sommato nulla di così catastrofico, perlomeno finchè non siamo giunti a destinazione dove qualche Ignorante (per non dir qualcos’altro) si è permesso di imbrattare la parete con scritte e disegni tipo murales fatte con lo spray!
…scritte senza alcun significato e di dimensioni metriche che sono andate a coprire le scritte storiche di speleo-esploratori! .. e come se non bastasse si è perfino permesso di bersi una bottiglia e di spaccarla contro un’altra parete lasciandone i cocci.
Ora, come penso tutti i Gruppi Grotte, ogni qual volta viene accompagnata una qualsiasi comitiva o persona gli si raccomanda di lasciare tutto com’è e di non inquinare lasciando sporcizie.
Voglio far notare che da quando è entrata in funzione la struttura Incantamonte nell’area del parco esterno al Buso della Rana molti sono quelli che si avventurano alla semplice ricerca di un posto isolato dove espletare i propri bisogni, questo, ovviamente, senza tener conto di non lasciare a terra qual si voglia sporcizia.
Per arrivare in fondo al Ramo Principale bisogna conoscere la strada e sono sicuro quasi al 100% che nessuna delle persone accompagnate dai Gruppi Grotte si possa essere permessa di entrare a deturbare l’ambiente.
Non vorrei mai che, senza volerlo, la Cooperativa Biosphera, che gestisce da poco le uscite al Buso della Rana, e il Comune di Monte di Malo, pecchino di omettere quanto sia importante salvaguardare l’ambiente Ipogeo.
Il 9 Maggio 2010 speleologi Malensi e Vicentini si impegnavano nel “Puliamo la Rana” ripulendo da scritte e scarburate.
La negligenza altrui non deve permettere altre giornate di questo tipo.
Marco Boarin – Gruppo Grotte Schio Cai