Il Butylparaben appartiene alla famiglia dei parabeni.
Il Butylparaben è un conservante utilizzato sia in campo cosmetico che in campo alimentare e farmaceutico.
Il Butylparaben ha una buona azione conservante rispetto alle muffe ed ai lieviti (minore rispetto ai batteri).
Spesso il Butylparaben viene utilizzato in combinazione con altri parabeni (ad es. il methylparaben o l’ethylparaben) che ne migliorano l’efficacia.
Inoltre spesso lo si trova in formulazioni che contengono anche il phenoxyethanol che permette di aumentarne lo spettro di azione.
I parabeni hanno un comportamento estrogeno-mimetico ovvero possono “mimare l’attività di un ormone” generando una risposta nel corpo
umano nel momento sbagliato o in maniera eccessiva, oppure possono interferire con i processi metabolici del corpo, etc.
Vi sono prove effettuate su organismi sani che dimostrano la capacità di tali elementi di interferire con il sistema endocrino, ovvero con il sistema di ormoni e recettori del nostro corpo.
Nel caso del Butylparaben vi sono studi realizzati su animali che ne dimostrano la capacità di interferenza endocrina anche a dosi molto basse (Oishi S. 2002).
Vi sono 178 studi pubblicati su PubMed nei quali vi sono analisi sui potenziali rischi legati all’uso del Butylparaben.
E’ possibile trovare un’ ampia analisi dei comportamenti dei perturbatori endocrini nei nostri articoli a questo link.
La concentrazione massima ammessa in cosmetica per i parabeni (quando vi è la presenza di più di un elemento) è dello 0,8%, mentre per il singolo elemento è dello 0,4%.
Il voto associato a tale ingrediente è:
Da 0 a 2 il livello di rischio è basso, da 3 a 6 il livello di rischio è moderato, da 7 a 10 il livello di rischio è alto.
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