Bye bye Di Pietro

Caro Totò, hai avuto un grande pregio, quello di inseguire ("mani pulite") con tenacia mai vista la più spregevole banda di ladri che ha imperversato il Belpaese. Peccato per i risultati, penalmente scarsi (non è tutta colpa tua, appena ti sei avvicinato agli interessi di Berlusconi sono partite le campagna diffamatorie e soprattutto le leggi ad personam che hanno bloccato quasi tuttii  processi) e soprattutto politicamente nefasti. Per ogni Forlani che è andato in pensione, cento Scajola ne hanno preso il posto, e per ogni Craxi scappato oltremare mille Fiorito hanno assaltato le casse pubbliche. L'aver infilato il bastone nell'alveare per recuperare il miele, ha prodotto come risultato la più colossale campagna antigiudiziaria che una nazione avesse mai visto al mondo, ed alla sua ombra i mosconi si sono ingozzati di tutto il miele che sono riusciti a scovare. Imprese pubbliche e private, tangenti, poltrone, concessioni, appalti, incarichi, consulenze... dove c'era da arraffare è stato arraffato, senza guardare tanto al sottile. Certo, nessuno avrebbe mai potuto immaginare tali conseguenze e quindi non possiamo addossartene la responsabilità. La tua prima vera colpa, Totò, è stata quella di scendere in politica. E farti un partito. E poi dimenticare che il potere corrompe. Indagherà la magistratura sull'utilizzo dei fondi pubblici, ma sicuramente aver utilizzato l'eredità ricevuta per arricchire il tuo patrimonio immobiliare ti rende inadatto per qualsiasi incarico pubblico. Almeno per me. Ciao Totò, non ci mancherai, e sicuramente se resti ti mancherà il mio voto.