C come “Chirù”. (o M come Michela Murgia)

Chirù sceglie Eleonora. La sceglie, la cerca e la trova. Sarà la sua guida per entrare nella vita. Gli insegnerà tutto ciò che dovrà sapere per stare al mondo, nel mondo dell'arte, della musica, delle persone, dei sentimenti, dei gesti e delle parole.

Non è la prima volta, per Eleonora. Ha già avuto altri "allievi", tre. Due hanno raggiunto ottimi traguardi, vite brillanti e piene di successo, il terzo...del terzo Eleonora non parla volentieri. E' successo qualcosa che l'ha segnata, qualcosa che ancora adesso, a distanza di anni, la fa tentennare nell'accettare di ricominciare da capo, di rischiare nuovamente.

Ma, alla fine, Eleonora cede e accetta di offrire a Chirù la sua vita in termini di esperienze, conoscenze, scoperte, sapere, esultando, ogni volta, in cuor suo, davanti all'entusiasmo di Chirù per ogni sua "prima volta".

Il candore, l'innocenza, l'inconsapevolezza di Chirù e il suo lato nascosto (io Chirú lo riconobbi dall'odore di cose marcite che gli veniva da dentro, perché quell'odore era lo stesso mio) si offrono ad Eleonora come una tela bianca su cui imprimere tutto ciò che vuole.

E la presa di coscienza è talmente violenta da diventare pericolosa.

Bello, intimo, il perfetto equilibrio tra dolce ed amaro.

Mi è piaciuto molto il particolare del "rituale", l'essenza di lavanda, il profumo che sento nella mia testa ogni volta che ci penso, il coinvolgimento psicologico legato ad un gesto unico che accomuna due persone.

Da gustare, con un po' di malinconia nel cuore.

CHIRU' - MICHELA MURGIA

EDIZIONI EINAUDI

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