Mi dicono che a Napoli c’è il costume, non so se di sempre o di questi giorni, di ordinare un caffè e pagarne qualcuno in più di quello che si è preso. Per esempio, quattro persone entrano, si siedono, chiedono quattro caffè e dicono : Più tre sospesi. Dopo un po’ si presenta un povero alla porta e domanda: C’è qualche caffè sospeso? Il cameriere guarda il registro degli anticipi, per verificare il saldo, e dice: C’è. Il povero entra, si beve il caffè e se ne va, suppongo ringraziando per la carità. A me, questo sembra bello. Si tratta di una solidarietà spicciola, è vero, ma se questo spirito si rafforza finiremo per andare al ristorante e pagare due pranzi, entrare in un negozio di scarpe e pagarne due paia, comprare un pollo e lasciarne due pagati, e così via. Del resto, sembra che non avremo altro rimedio. Visto che lo Stato adempie sempre meno e sempre peggio ai suoi obblighi verso i cittadini, spetterà a questi prendersi cura della società prima di trasformarci tutti, tranne i ricchi e i ricchissimi, in poveri da elemosinare, e dunque senza nessuno che ci paghi un caffè.-José Saramago-
AI ROMANI
Empi, perché le vostre mani impugnano
le già riposte sciabole?
Fu forse troppo poco il nostro sangue
sparso per terre e oceani,
e non perché il Romano ardesse l’invida
fortezza di Cartagine
od i Britanni non domati in vincoli
la via Sacra scendessero,
ma perché Roma (come i Parti sperano)
scannasse sé medesima?
Né i lupi né i leoni mai si volgono
se non contro i dissimili.
Furore cieco vi trascina, od impeto,
o colpa? Rispondetemi!
Tacciono e i loro volti impallidiscono,
si sgomentano gli animi.
Un crudele destino ci perseguita
per l’empio fratricidio,
da quando il sangue -malaugurio ai posteri-
versò Remo incolpevole.
-Orazio-
HOMINUM NATURA
NOVITATIS AC
PEREGRINATIONIBUS
AVIDA EST.
-PLINIO-