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C’è ancora una speranza per la Fiom

Creato il 20 dicembre 2011 da Forumoperaio @forumoperaio

Proseguono in tutti gli stabilimenti Fiat le Assemblee per concludere quest’anno con un’ idea un po più chiara di quello che è il contratto di Fabbrica Italia. Landini continua il suo tour di assemblee cercando di spiegare agli operai e far luce su tutti i punti dolenti del contratto. Questo della Fiat è stato un vero e proprio abuso della costituzione, scrivendo il contratto e dichiarandolo valido senza parere dei diretti interessati, ovvero ci sono state votazioni a Mirafiori e Pomigliano ma con il ricatto, per quanto riguarda Melfi e gli altri stabilimenti passa senza se e senza ma. In contestazione ci sono tutti i bluff di Fiat, cioè l’aumento da 50 a 60% di maggiorazione sullo straordinario del sabato ma su 120 ore, in un anno facendo un conto matematico sarebbero appena 100 euro, anche perché le prime due ore vengono pagate al 35%. Per avere il premio a luglio di 600 euro un operaio deve lavorare per 870 ore consecutive dal 1 gennaio al 30 giugno senza prendere PAR, permessi e le indennità di malattia, anche con un ora in meno il premio non viene erogato. Nessun aumento di salario, i soldi in più in busta sono dovuti ai 18 turni, quando sarà a reggime, e nient’altro, i primi tre giorni di cassa malattia non vengono pagati, la pausa mensa può essere usata per recuperare le vetture perse, non ci saranno più le RSU sostituite con le RSA che verranno votate dai sindacati aziendali e non dai lavoratori, infine la riduzione delle pause da 40 min. a 30 min. Sono stati dichiarati 20 miliardi di investimenti quando solo 7 sono serviti per Pomigliano e per altri stabilimenti non esiste ancora un piano industriale. Gli operai vivono per sentito dire, nessuno ancora ha preso visione realmente del contratto e i suoi contenuti. La Fiom chiede l’abrogazione dell’ ART. 8, legge sui licenziamenti che il governo sembra avere fatto apposta per Fiat, inoltre segue a dire che la Fiat sta violando tutte le leggi della costituzione dove il cittadino, in questo caso l’operaio non ha più diritto di scegliere per se. Il sindacato si appella ad una raccolta firme per mantenere la presenza in Fiat perché il lavoratore a prescindere del sindacato di appartenenza deve essere libero nelle proprie scelte, il lavoratore ha diritto, attraverso il voto, di scegliere i propri rappresentanti e non la Fiat che sceglie per loro. La Fiom non molla per salvaguardare i diritti dei lavoratori e chiede un incontro con tutte le sigle sindacali per gennaio ed altri scioperi programmati per febbraio.


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