no, non stiamo ripetendo uno slogan di Renzi, tranquilli!
Una voce nuova dall’Africa profonda, una terra ancora vibrante di un assordante e caleidoscopico mix di odori, suoni, colori. Come la pagina che esce dal ritmo di questa narratrice, che si è conquistata un buon posto nei cuori dei lettori e della critica, e che è stata notata anche dalla giuria di alcuni premi internazionali.
C’è BISOGNO DI NOMI NUOVI, NoViolet Bulawayo, Bompiani
Darling ha solo dieci anni, eppure deve navigare nelle agitate acque del mondo in Zimbabwe. Darling e i suoi amici rubano guava, cercano di tirare fuori un bambino dalla pancia della piccola Chipo, e si aggrappano ai ricordi di Prima. Prima che le loro case venissero distrutte dalla polizia paramilitare, prima che la scuola chiudesse, prima che i loro padri partissero per lavori rischiosi all’estero. Ma Darling ha una possibilità di fuggire: ha una zia in America, così decide di viaggiare verso questa nuova terra in cerca della famosa abbondanza americana, ma solo per scoprire che le sue opzioni come immigrata sono terribilmente ridotte. L’esordio di NoViolet Bulawayo ha sorpreso pubblico e critica, ha fatto subito pensare ai grandi narratori che hanno raccontato l’esilio e le nuove patrie, da Zadie Smith a Monica Ali.