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C’è chi sale e c’è chi scende Vola Unipol e tutto il comp...

Da Pukos
C’è chi sale e c’è chi scende Vola Unipol e tutto il comp...

C’è chi sale e c’è chi scende

Vola Unipol e tutto il comparto assicurativo, molto bene anche i bancari. Continua la risalita di Stm. Ancora in difficoltà Telecom Italia.

Il Dipartimento Usa del lavoro comunica i Nonfarm Payrolls ossia gli occupati escluso il settore agricolo e sui mercati si scatena l’inferno. Cerchiamo di capire perché.

Il dato (+271.000 unità) è nettamente migliore delle stime (181.000), e a questo si deve aggiungere anche il calo del tasso di disoccupazione (5%) che scende al livello più basso degli ultimi sette anni.

Che significa?

Che la Fed non avrà più scuse ed a dicembre dovrà alzare i tassi, se non vuole perdere la faccia. Quindi i futures sugli indici americani scendono così come il cross Eur/Usd che arriva a 1,075, ma queste notizie portano invece il Dax di Francoforte ad impennarsi tornando sopra quota 11.000 punti, una vera e propria follia!

Ok, un euro più “svalutato” aiuta le esportazioni tedesche, ma 11.000 punti di Dax rimane un livello stratosferico e fuori dalla realtà, Volkswagen non ha nessuna influenza? Le revisioni al ribasso della crescita mondiale, ed in particolare della Cina, non conta?

In ogni caso si arriva ad una forte divergenza degli indici americani rispetto a quelli europei, ma non finisce qui, perché anche all’interno del Vecchio Continente le differenze sono abissali: Milano ha guadagnato quasi un punto e mezzo, Francoforte quasi un punto, Parigi nulla e Londra ha terminato addirittura in rosso.

Detto che ovviamente in Gran Bretagna non circola l’euro e che le due maggiori economie esportatrici in Europa sono proprio quella tedesca e quella italiana, rimane comunque un fatto molto anomalo quello accaduto.

A New York stanno contrattando con una volatilità estremamente “sospetta” al punto che consiglio a tutti estrema prudenza, i lupi a Wall Street hanno aperto la battuta di caccia, e come sempre saranno i più deboli a lasciarci le penne.

Detto questo torniamo al nostro Ftse Mib (+1,38%), vola Unipol (+7,34%) e salgono anche UnipolSai (+2,92%) e Generali (+2,27%).

Ancora una giornata brillante per il comparto del risparmio gestito: Anima Holding (+4,59%), Azimut (+3,56%) e Mediolanum (+1,96%).

Di nuovo vicino ai massimi dell’anno Buzzi Unicem (+3,74%), mentre rimane in fase laterale Finmeccanica (+3,28%).

Eccellente recupero del comparto bancario, ecco il bilancio odierno: Banco Popolare (+3,39%), Banca MPS (+2,90%), Intesa Sanpaolo (+2,72%), Ubi Banca (+2,58%), Bper (+2,15%), Unicredit (+1,97%), Mediobanca (+1,64%) e BpM (+1,32%).

Da segnalare inoltre il sesto rialzo di fila per Stmicroelectronics (+2,85%) che si sta riprendendo alla grande dopo il disastroso finale del mese di ottobre.

Chi invece continua il suo periodo nero è Telecom Italia (-2,43%), in questo caso occorre prestare la massima attenzione al fatto che oggi i volumi sono stati quasi esplosivi essendo state scambiate più di 500 milioni di azioni.

Da registrare infine i cali di Salvatore Ferragamo (-1,37%) e Saipem (-0,83%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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