C'e' grossa crisi: qua non si sa piu' quano stiamo andando su questo mondo ...
Creato il 22 giugno 2013 da MaviDetesto Paulo Coelho, ma adoro Quelo! Non amo in generale tutti quelli che ti dettano le leggi del saper vivere, del vivere sano e giusto. Detesto tutti i diktat, in generale. Il fatto che ci sia tanta gente che ama questo tipo di letture, è sintomatico di un malessere, di un senso di inadeguatezza diffuso ed il personaggio di Guzzanti , nato nel 1997, è ancora oggi tanto attuale. La maggior parte di noi ha costantemente bisogno di qualcuno che gli dica cosa fare e soprattutto, come fare. In TV, sui giornali, in radio, in libreria, i testi di questo genere di "psicologia spicciola" si sprecano. Anche io, in un momento della mia vita mi sono avvicinata a questo tipo di lettura. Mi sentivo un po' triste, avevo di recente subito alcune cattiverie gratuite (per quanto non esistano cattiverie giustificabili), non mi sentivo particolarmente bella, gradevole, mi sentivo inadeguata e poco capita. Pensavo che sarebbe stato necessario dare una svolta alla mia vita, iniziare a capire come cambiare, come far capire al mondo che ero speciale! Ho sempre creduto, ed oggi lo credo più che mai, che ciascuno di noi è speciale, ciascuno di noi ha qualcosa da dare, da raccontare, ciascuno può dimostrare quanto sia bello! La svolta non sarebbe stata fisica, ma comportamentale, avrei dovuto imparare la tecnica per trasmettere agli altri sentimenti positivi, di fiducia, di ottimismo, di serenità. Per fare questo, ovviamente, dovevo prima credere in me, nelle mie qualità. La prima svolta della mia vita è avvenuta intorno ai quattordici anni, quando cominciai a capire che per parlare con le persone con chiarezza e trasparenza, per ascoltare le persone, aldilà delle parole, avrei dovuto guardarle bene negli occhi. Ecco, un'altra cosa che detesto, quelli che ti parlano senza guardarti negli occhi, proprio non riesco a tollerarli."Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" di Anthony de Mello, questo è il libro che fa per me! Pensai che per dare una svolta alla mia vita avrei dovuto iniziare a volare, ad osare. Il libro è carino, scorrevole, De Mello è uno psicologo e racconta delle "storielle", così ama definirle lui stesso, con ironia, allo scopo di convincere il lettore che dentro di lui ci sono tante qualità inesplorate, che un po' di sano egoismo fortifica e ci rende più tolleranti nei confronti degli altri. Mi ha colpito molto la parte del libro in cui si parla di delusione. De Mello afferma che non è corretto accusare le persone che ci hanno deluso perché l'errore non l'hanno commesso loro, ma noi che li abbiamo sopravvalutati, che probabilmente nutrivano grandi aspettative nei loro confronti. È senz'altro vero, ma bisogna anche pensare che talvolta la persona che ci ha deluso, fino ad in attimo prima era consapevole di averci illuso. Se è così, allora il colpevole non ha attenuanti. Io sono così, non accetto passivamente questa asserzione, va bene l'egoismo che tanti anni di psicologia spicciola ci hanno insegnato: chi non è con me è contro di me, quindi lo ignoro, ma è anche necessario fare un po' di autocritica. Pensate un attimo alle vostre amicizie, quanti di voi possono affermare di avere più di due veri amici? Oggi il termine amicizia è usato in maniera impropria, grazie anche alla diffusione dei social network, ma questo surrogato di amicizia, ci consente maggiore libertà. Con un amico hai delle condivisioni che sul web non potranno mai riprodursi ... Ogni volta che apro FB mi rendo conto di quanto siamo soli! Ci sono quelli che per farsi degli 'amici' condividono un mare di banalissimi aforismi, ci sono quelli che elargiscono complimenti a destra e a manca ... Mi piacerebbe un giorno organizzare un evento al quale invitare tutti i miei amici di FB e riuscire a guardarli negli occhi tutti, ad uno ad uno, abbracciarli ad uno ad uno e far capire che ciascuno di loro è speciale, che il web in certi casi avvicina, ma in molti altri crea delle distanze insormontabili. A proposito, il 6 luglio è la giornata mondiale degli abbracci (free hugs), spegnete la TV, spegnete il PC, il cellulare e scendete in strada a donare abbracci gratis. Forza aquile, spiccate il volo.
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