Ecco, io sul tema della traducibilità della musica, se m'è permesso, mi vengono da dire due ròbe.
La prima è che l'inverso della vexata quaestio, val'a dire "c'è musicalità nel linguaggio?", è d'una banalità disarmante, che non si merita neppure uno sputo a fior di denti in più.
La seconda è che una cosa è tradurre. Un'altra prendere in prestito.
C'è linguaggiosità nella musica? (via Malicuvata, che son sempre ganzi)