Magazine Cultura

C’è posta per me?

Creato il 06 agosto 2015 da Massimo

C’è posta per me?

Molti anni fa, d’estate, nel condominio dove vivevo coi miei genitori, verso l’ora di pranzo, arrivava il postino. Lo vedevi scendere dalla sua motoretta piena di buste, infilarne qualcuna sottobraccio e procedere svelto verso le buchette prima di venire travolto da noi ragazzini che, guardandolo dal basso all’alto, gli domandavamo col fiatone: “C’è posta per me?

Lui ti scrutava rapidamente, poi sfogliava il mucchio di carta che aveva tra le mani e, se andava bene, ti allungava una cartolina. Se andava benissimo, te ne allungava due. Se poi te ne allungava tre, allora potevi tranquillamente dire di essere il boss del quartiere.

All’epoca, scrivere e ricevere cartoline era un fatto normale. Quando si andava in vacanza, si scrivevano le cartoline agli amici. Quando si tornava a casa, si ricevevano le cartoline degli amici. Era la prassi, non c’era niente di strano. C’era chi scriveva dei papiri e ti raccontava la sua vita al mare o in montagna, e chi scriveva sempre la stessa frase ovunque si trovasse. C’era chi spediva cartoline con didascalie scelte a caso tipo “papà ho finito i soldi”, e chi dalla fretta dimenticava di firmare e al ritorno ti chideva: ti è arrivata la mia cartolina? Ma erano pur sempre cartoline, messaggi di amici vicini, da mondi lontani. Messaggi che in buona sostanza dicevano: stai tranquillo, io sono andato via, ma torno presto.

Insomma, oggi mentre uscivo di casa ho incrociato il postino. O almeno ho incrociato quello che immaginavo potesse essere il postino visto che il postino di casa mia non ho idea di che faccia abbia e immagino che neanche lui abbia idea della mia. Ad ogni modo ho visto questo personaggio vicino all’immagine di un postino e mi è venuto in mente il postino di quando ero ragazzino e ogni anno aspettavo le cartoline e per farla breve, senza pensarci troppo, gli ho sorriso e gli ho domandato: “C’è posta per me?

Lui ha ricambiato il sorriso con una smorfia come a dire: “Ma chi ti conosce?” Così prima che potesse aggiungere altro ho girato i tacchi e ho proseguito la mia strada il più lontano possibile dalla sua.

Conclusione: chi mi conosce bene sa altrettanto bene che io pretendo, da chiunque, quando parte per le vacanze, una cartolina. Ora il problema è questo: quest’anno non ne ho ancora ricevuta una.

Tra qualche giorno parto per le vacanze: chi ha indirizzo per intendere, si faccia un esame di coscienza. Lo voglio vedere per iscritto al mio ritorno. A tutti gli altri: scrivete cartoline ai vostri cari e buone vacanze!

C’è posta per me?



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :