A Laura Puppato sinora è stato negato il diritto di competere alla pari con Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Se ne comprende il motivo: Laura Puppato, capogruppo del Pd nel consiglio regionale veneto e ben nota in Veneto ma non in Italia, propone un’alternativa di rilievo al liberismo e allo sfruttamento distruttivo dell’ambiente. I problemi della provincia di Cremona
Segue la nota di Alessia Manfredini sulla candidata del Pd alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente del consiglio.
Due giorni fa è partita ufficialmente la campagna elettorale della Puppato. Titolo: “C’è un’altra idea di mondo” credo che il titolo dica già tanto.
Mi spiego.
Io non so, se dopo il successo della raccolta firme per la presentazione avvenuta per atto di democrazia, per garantire la presenza di genere, o più semplicemente perché si tratta di una persona sobria, onesta e competente, seguirà il successo alle primarie, ma resta il fatto che Laura Puppato ha spezzato il duetto spesso stonato tra Bersani e Renzi e ha dimostrato coraggio e determinazione.
Io penso che ci dovrebbe essere un’altra idea di mondo, anche qui nella provincia di Cremona, dove ci sono alcune cose da “riparare”: questione ambientali ancora aperte (Tamoil, sviluppo fonti rinnovabili, troppi impianti di biogas e fotovoltaici a terra, fiume Po, Cappella cantone) ma anche il metodo applicato da chi fa politica.
Un metodo miope e decisamente poco incline al sentire comune e alle ragione dei cittadini, esempio fra tutti il voto sulla società dell’acqua da parte di Perri e la non costituzione come parte civile sempre da parte del Comune di Cremona nel processo Tamoil.
Cose inspiegabili.
Io spero che Laura Puppato abbia tutta la visibilità mediatica degli altri candidati visto che fin dall’inizio si è cercato di ostacolarla, (lei aveva definito il burqa mediatico) e riesca a trasmettere a più persone possibili il suo programma che c’è un’altra idea di mondo, basata su uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente che porta crescita e lavoro e sulla garanzia di quei diritti, economici, civili e morali che oggi vengono negati.