C’è un legame d’Amore tra Cremona e Bordolano: le luminarie della Stogit, la società che fa pericolosi stoccaggi di gas metano. Sorprendente conflitto d’interessi per Luigi Amore!

Creato il 07 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Illuminando il Natale con le luci della città dell’Amore e del partito dell’Amore, la Stogit vuole forse convincerci che ci paga il Natale? Che non c’è Natale senza stoccaggio di Bordolano? Ma scherziamo? Non nasce Gesù Bambino se la Stogit non illumina e riscalda la capanna? La Madonna muore di freddo senza la Stogit? Non bastano più il bue e l’asinello?

Ma che cosa stanno facendo con quella pompa? Immettono gas nel sottosuolo, ma vi pare una bella cosa?

Ci vuole lo stoccaggio di metano? E’ forse la Stogit che scrive i Vangeli? Certo la fiammella è simbolo dello Spirito Santo, l’ésprit et le gaz, en français, traduisent il gas, il punto d’incontro fra materia e spirito. Luigi Amore non avrà certo letto questo nella Bibbia, si spera, né si sarà lasciato convincere da certi discorsi di Jacques Derrida su Hegel, sur le gaz qui dévient ésprit. Il francese rende meglio questo incontro fra un fenomeno fisico, il gas che diventa fuoco (trasformazione della materia in spirito, una specie di transustanziazione, cioè metamorfosi del pane nel corpo di Cristo, ma non è la Stogit a trasformare il pane in corpo di Cristo!). Di fuoco però non vorremmo sentir parlare e neanche di stoccaggi inutilissimi economicamente se non a chi ne fa gaudiosa compravendita. Gli italiani non hanno potuto votare alcun programma di governo contenente il programma di trasformazione dell’Italia in Hub del gas. Non sono stati consultati nemmeno i cittadini della provincia o del Comune di Bordolano, hanno deciso Provincia e Comuni ma non d’accordo con i cittadini. I tempi poi sono cambiati. Dagli anni della presidenza Torchio e della carica di Amore come sindaco di Bordolano, l’Italia è stata colpita da scosse sismiche tremende: in Abruzzo, in Emilia Romagna (e Mantovano e parte del Polesine), e in Calabria. Sciame di scosse, alcune delle quali anche a Cremona. La faglia africana spinge e schiaccia la Val Padana contro le Alpi, tanto che le vette delle Alpi crescono di alcuni millimetri all’anno. Dopo tutto questo, dopo i boati di Bordolano, la preoccupazione nei Comuni vicini del Cremasco e del Bresciano, dopo le critiche dello stesso Torchio alla Stogit, bisogna fidarsi a occhi chiusi? Anzi farsi illuminare proprio dalla Stogit?

Noi diciamo no. Il progetto Italia hub del gas è speculativo e un teologo dovrebbe essere con noi, non con la Stogit. Accumula sì gas utilizzabile in caso d’emergenza, ma dura forse una settimana. Basta che la Russia litighi con l’Ucraina e l’Italia va regolarmente in crisi. Non bastano neanche dieci Bordolano, non si può scherzare su questo. Il territorio non pare adatto a quel progetto, in sé utile solo a chi compra e chi vende. Luigi Amore è un teologo? Bene, ci difenda da fuochi e luminarie ben pagate e dalla Stogit e dai suoi stoccaggi, che restano pericolosi!

C’è un conflitto d’interessi, poiché Amore è assessore sia a Bordolano che a Cremona. A questo punto molto è cambiato dal sì alla Stogit: perché Luigi Amore non ci ripensa? Perché non analizza da capo il problema?

Gli eventi sismici sono stati spesso non molto profondi, e la questione della microsismicità, dimostrata dal prof. Montanari, è fondamentale. Quanti rischi corrono le case non sismiche nel corso degli anni?

Cremonaoggi fa finta di non vedere il legame fra Cremona e Bordolano che molti già conoscono. Il giornale La Provincia non dice mai niente in proposito. L’assessore Luigi Amore, teologo e insegnante al seminario, può smentire tutto quello che vuole: resta un fatto inequivocabile. Che lui dopo aver detto sì a Stogit spa, come ha detto sì l’allora presidente della Provincia Giuseppe Torchio, è diventato assessore a Cremona, sostenuto dalla Chiesa cremonese, da un settore cattolico che vota chi vuole ma non credo che voti a caso. Torchio ha subito la sorte inversa: mazzate da destra e dal deputato Luciano Pizzetti (Pd). Ci sono cooperative cattoliche accreditate in Regione che hanno ricevuto molti incarichi dal Comune, il quale intanto ha fallito clamorosamente il progetto Sprar perdendo enormi finanziamenti statali. La cosa curiosa è che nessuno nomina mai Luigi Amore quando si tratta di servizi sociali. E’ un comportamento strano dell’opposizione, del Pd in particolare, che scagliato le proprie proteste contro il pericolo di privatizzazione di Cremona Solidale, mai però un degno lavoro di contrasto sulle politiche sociali. Perché? Si vogliono sostituire alcuni cattolici con altri cattolici? Si vuole tenere in piedi quel che resta dell’organizzazione data un tempo dal Pd durante l’amministrazione Corada e prima ancora ai tempi del sindaco Bodini? Omologazione cattolica?

Si scrive Luigi Amore, si legge Stogit. In passato Luigi Amore aveva protestato contro le eccessive spese per le luminarie proprio a Natale quando i servizi sociali sono colpiti dalle richieste d’aiuto? Ecco gli sponsor, e, per una clamorosa coincidenza DEL TUTTO CASUALE, fra gli sponsor c’è proprio la Stogit, la più generosa di tutti con ben 24mila euro per le luminarie. La determina della direttrice del settore cultura e musei (?!?) si può scaricare qui.


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