Estratto 7
La cosa che scorgo nella penombra di questa stanza vacua è il silenzio ed il buio padrone della notte,a sprazzi,mi lascia intravedere un’immagine sfumata e tremolante di una femmina di poco vestita,riflessa in uno specchio. L’unica nitidezza è la pelle…questa pelle:la mia pelle. Si fa velluto al tuo tocco,dolcemente profumata di golosità e di terre lontane .Sento il tuo respiro che è il mio,che sfiora i graffi e le ferite di un trascorso insieme segnato dal nostro fuoco:a volte scalda,altre divampa e distrugge senza pietà.