C'era una volta il lago Poopò

C'era una volta il lago Poopò... era il secondo lago più grande della Bolivia, era grande circa 3000 km quadrati .

C'era una volta e ormai non c'è più... ha ormai preso il posto dello specchio d'acqua un deserto salato...

A dire il vero, secondo quanto pubblicato sul National Geografic la regione è da sempre stata soggetta a lunghi periodi di siccità che si ripetono ciclicamente e già altre volte nella storia passata si è assistito alla sparizione del lago; ciò nonostante la notizia della catastrofe naturale si è diffusa velocemente in rete e i vari blogger ed editori on line hanno additato al più ovvio dei possibili colpevoli: il riscaldamento globale.

Il lago era in effetti situato su un altopiano che negli ultimi 30 anni ha subito un aumento medio della temperatura di un 1°C e l'area ospitante lo specchio d'acqua era molta vasta e poco profonda, quindi molto soggetta agli effetti dell'evaporazione.

Quindi mistero risolto: è colpa del riscaldamento globale! O forse non solo?

Certamente è vero che una delle cause del disastro sia l'evaporazione dell'acqua dovuta al riscaldamento globale e certamente anche la siccità che ha colpito negli ultimi anni la Bolivia ha un peso importante tra le cause che hanno provocato il prosciugamento del lago, ma è probabile, direi molto probabile, che anche la presenza di circa 100 miniere nell'area e di diverse attività agricole abbia avuto una buona parte di colpa nel disastro ambientale che ha provocato la morte dei pesci e la fuga dei pescatori.

E' accertato infatti che le attività minerarie e agricole prelevino acqua dagli immissari del lago per le attività estrattive e per l'irrigazione delle terre e ciò ha sicuramente cambiato gli equilibri di un eco-sistema già compromesso.

A nulla era purtroppo servito dichiarare il lago sito Ramsar (zona umida di importanza internazionale) per la varietà di pesci e uccelli che abitavano la zona, a nulla gli aiuti economici e i finanziamenti... il lago Poopò ormai non c'è più.