C'era una volta in Penisola Sorrentina una giovane che con ago e filo...

Personaggi,scatoline e...
 con le perline
di Stefania Tizzani
Prestigio Edizioni
Illustrato € 10,90
"C'era una volta un imperatore che amava tanto avere sempre bellissimi vestiti nuovi da usare tutti i suoi soldi per vestirsi elegantemente. Non si curava dei suoi soldati né di andare a teatro o di passeggiare nel bosco, se non per sfoggiare i vestiti nuovi. Possedeva un vestito per ogni ora del giorno e come di solito si dice che un re è al consiglio, così di lui si diceva sempre: "E nello spogliatoio!."

Nella grande città in cui abitava ci si divertiva molto; ogni giorno giungevano molti stranieri e una volta arrivarono due impostori: si fecero passare per tessitori e sostennero di saper tessere la stoffa più bella che mai si potesse immaginare. Non solo i colori e il disegno erano straordinariamente belli, ma i vestiti che si facevano con quella stoffa avevano lo strano potere di diventare invisibili agli uomini che non erano all'altezza della loro carica e a quelli molto stupidi...*
Fin dai tempi di Christan Andersen i tessitori danesi si distinguevano per la loro originalità e spirito burlesco, chissà che  non sia nata in quel tempo dall'estro geniale di qualche artigiano di Copenaghen la tecnica per tessere con perline : centrini,forme rivestite,pupazzi, bamboline etc etc che in tutto il mondo è conosciuta come " Tissage Danese".Comunque sia,in verità, ad una fiaba assomiglia anche la storia di Stefania Tizzani di Sant'Agata sui due Golfi  (NA) che grazie alla passione per questa tecnica armata di aghi a cruna apribile, rocailles da 8/0, oppure da 9/0   con mani di fata e tanta fantasia  è riuscita a distinguersi a tal punto da attirare l'attenzione di addetti ai lavori come gli editor della casa editrice romana "Prestigio Edizione" che con il suo contributo hanno realizzato manuali di tissage danesi firmati dalla nostra giovane autrice, apprezzati e venduti in tutt'Italia.
di Luigi De Rosa
*da "I vestiti nuovi dell'Imperatore" di Hans Christian Andersen, Copenaghen 1837