C'era una volta l'Italia

C'è stato chi ha dato la vita con la speranza di poter vedere quella bandiera sventolare.
C'è stato chi ha lasciato la famiglia dicendo: "Vado a far l'Italia".
C'è stato chi ha maledetto cento volte i giorni passati a subire ingiustizie.
C'è stato qualcuno che ha detto, un giorno: "Come Napoli non c'è niente"
C'è stato quealcuno che ha sospirato: "Quant'è bella Roma"
C'è stato chi è morto davanti Porta Pia, il 20 Settembre 1870.
C'è stato chi per un pezzo di pane ha imbracciato il fucile.
C'è stato chi di tirava i fili e chi sparava le pallottole.
C'è stato un ragazzo giovanissimo nei Mille.
C'è stato un vecchio patriota nei Mille.
C'è stato Garibaldi.
C'è stato Cavour.
C'è stato il brigante.
C'è stato il soldato.
C'è stato un briciolo di speranza nel cuore di tutti.
C'è stato il 18 Febbraio 1861.
C'è stato chi ha parlato della Destra e della Sinistra come di Partiti.
C'è stato chi, nei Partiti, collaborava per il bene del Paese.
C'è stato il campo di battaglia con i due schieramenti.
C'è stato chi degli schieramenti non sapeva cosa farsene.
C'è stato il tempo di unire il Paese.
C'è stato chi i suoi amici non li ha più rivisti.
C'è stato chi s'è messo una mano sul cuore, alla fine.
C'è stato chi ha composto l'inno d'un Paese giovane.
C'è stato chi quelle parole le ha impresse nell'animo.
C'è stato il giorno in cui è stata redatta la Costistuzione.
C'è stato chi non ha potuto leggerlo, l'articolo 1.
C'è stato un giorno in cui per la prima volta si è sentito: "Viva l'Italia!"
C'è chi il suo Paese lo ama.
C'è chi nel suo Paese ci crede ancora.