...c'era una volta un sogno a campata centrale lungo 3 chilometri e 300 e largo 60 metri, tre corsie e due binari con due marciapiedi laterali pedonabili...
c'era una volta un sogno che riuniva l'intera nazione dalle Alpi fino alla cima dell'Etna...
era un sogno per alcuni, un incubo per altri che vedevano i piloni quali enormi colate di cemento... per alcuni un sogno, per altri un incubo, per tutti indubbiamente un costo.
Si narra che persino i Romani avessero immaginato un ponte su barche che collegava la Sicilia alla Calabria, Plinio il Vecchio infatti raccontava della costruzione voluta dal console Lucio Cecilio Metello nel 251 a.C., di un ponte fatto di barche e botti per trasportare dalla Sicilia 140 elefanti catturati ai Cartaginesi nella battaglia di Palermo.
In tempi più recenti Ferdinando II di Borbone nel 1840 incaricò un gruppo di ingegneri, rinunciando successivamente all'opera troppo costosa. Successivamente all'Unità di Italia la storia ricorda diversi progetti dall'allacciamento sottomarino proposto nel 1870 al ponte sospeso su 5 navate del 1883, quello a tre balzi del 1952, il progetto dell' Arch. Brasini nel '57 che prevedeva i piloni su isole artificiali.
Nel 1969 il Ministero dei Lavori Pubblici bandisce un concorso di idee al quale vengono presentati 142 progetti: furono assegnati 12 premi per un costo complessivo di 108 milioni di lire: tranquilli, poca roba rispetto a quanto spenderemo dopo.
Più recentemente nel 1971 il governo autorizzò la creazione di una società di diritto privato a capitale pubblico, concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento stabile viario e ferroviario dieci anni dopo, nel '81 venne costituita la società concessionaria Stretto di Messina S.p.A.
Lentamente passarono gli anni: quaranta che intercorsero tra il 1971 e il 2012, anno di revoca dei finanziamenti.
Il ponte forse non si farà più, con sollievo di chi in quest'opera vedeva uno scempio ambientale e forse lo scempio ambientale si è evitato, ma non si può dire lo stesso dello scempio economico.
L'Associazione di imprese guidata da Impregilio, aggiudicataria del bando di gara per la progettazione e realizzazione reclama da anni le penali per la risoluzione del contratto, penali che sembrano essere elevatissime: 700 milioni di euro che sommate agli oneri finanziari e ai costi di liquidazione supererebbero oltre il miliardo di euro!!
A queste cifre esorbitanti si sommano i costi sostenuti per la vita della società Stretto di Messina Spa fino a dicembre 2012 pari a 300 milioni di euro, utili a coprire lo stipendo di 43 dipendenti e dei componenti del CdA e a finaniziare le consulenze e gli studi. E non è finita qui, basta andare sul sito web della Stretto di Messina S.p.A. per visualizzare i costi attuali della società in liquidazione... spese su spese che fanno lievitare i costi di un'opera mai nata.
http://www.strettodimessina.it/transparency_est.html
Tralasciando per il momento le ovvie considerazioni di carattere ambientale, non considerando per il momento le difficoltà oggettive nel realizzare un ponte su un'area sismica e su un canale interessato da forti correnti, tralasciando persino i rischi di una realizzazione tanto imponente alla luce di recenti esempi di viadotti rimasti in piedi da Natale a Santo Stefano, almeno una considerazione concedetemela: può costare tanto qualcosa che nei fatti non esiste?
Comunque tranquilli... la storia non è ancora giunta alla fine: l'amministratore delegato di Impregilio ha offerto a Renzi la possibilità di non pagare le penali se, tornado indietro sui passi di Montim decide di realizzare l'opera...
C'era una volta un sogno ... ma che sogno costoso che era!
Per approfondire:
https://it.finance.yahoo.com/notizie/ponte-sullo-stetto-addio-prezzo-131407229.html
http://silos.infrastrutturestrategiche.it/admin/scheda.aspx?id=1010
http://www.strettodimessina.it/transparency_est.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_sullo_stretto_di_Messina
http://www.huffingtonpost.it/2014/09/19/ponte-sullo-stretto-di-messina-renzi-ci-pensa_n_5850986.html