C’era una volta…e adesso non c’è più

Creato il 09 settembre 2010 da Silvanascricci @silvanascricci

Una volta sì che sapevano come allevare i bambini.

Non se la stavano a tirare con l’ottimismo, con la positività, con il lieto fine a tutti i costi; così i pargoli già da piccoli sapevano che la vita ha alti e bassi, che i bassi sono, mediamente, più degli alti e che, per quanto ti impicchi, non sempre le cose vanno a finire bene.

Lo insegnavano nel più classico dei modi, esattamente come oggi noi diciamo ai nostri la bella favola che se ti impegni, se sei bravo la meritocrazia ti premierà SEMPRE, cioè con le fiabe.

Oggi, tempo di revisionismo su qualsiasi cosa, abbiamo rivisto anche il finale delle fiabe togliendo ciò che di più autentico vi fosse ossia lche le fiabe presentano materiali e situazioni della psiche inconscia collettiva, senza escludere anche gli aspetti dolorosi e conturbanti della vita semplificando tutto in una divisione banale e irreale del mondo in buoni e cattivi

Ed è proprio su questa loro completezza e autenticità che si basa il loro carattere educativo.

Qui di seguito l’esempio della trasformazione subita da alcune delle fiabe più famose:

IL PIFFERAIO MAGICO – Il pifferaio magico entra in una città è riesce a liberarla da tutti i topi con l’aiuto della sua musica. Quando però gli abitanti si rifiutano di pagarlo, minaccia di fare sparire tutti i bambini. In un primo momento mette in atto il suo piano e raduna i ragazzini in una grotta. Ma quando i cittadini accettano di pagarlo, il pifferaio magico libera i bambini. Nella versione originale al contrario il pifferaio per vendetta annega tutti i bambini.

CAPPUCCETTO ROSSO – Sappiamo tutti che Cappuccetto rosso è liberato da un tagliaboschi che da solo riesce a uccidere il lupo. Ma nella fiaba originale Cappuccetto rosso è mangiato dal lupo a cui nessuno apre la pancia.

LA SIRENETTA – Nel cartone animato Ariel si trasforma in una persona umana e rinuncia alla sua coda per sposare Eric e il loro matrimonio è letteralmente da favola. Ma in realtà nella versione originale Ariel cade in depressione dopo che il Principe si sposa con una bella principessa. Qualcuno le dà un pugnale con cui Ariel intende uccidere il Principe, ma siccome non ha la forza per farlo, disperata si butta in acqua. Si trasforma così in schiuma e muore.

BIANCANEVE – Nella versione moderna la Regina chiede il cuore di Biancaneve, che il cacciatore dovrà consegnarle dopo averla uccisa. Molto più cruenta la fiaba originale in cui la Regina chiede i suoi polmoni e il suo fegato, con il scopo di mangiarseli per cena.

LA BELLA E LA BESTIA – La Bella cade addormentata per cento anni in seguito a una maledizione scagliata su di lei e il principe la risveglia baciandola. Ma nella versione originale la giovane dama è violentata dal re, dà alla luce due bambini e cade in coma per non risvegliarsi più.

HANSEL E GRETEL – Invece di una strega la versione originale rappresenta un diavolo che vuole mangiare i due bambini, dopo averli fatti morire dissanguati.

CENERENTOLA – Nella fiaba più antica, le due sorellastre vogliono ingannare il principe e quindi si tagliano una parte dei piedi. Il principe le scopre e ordina che alcuni piccioni cavino loro gli occhi con il becco.



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