A Sintra, una località non distante da Lisbona, si nasconde un castello.
Come tutte le cose rare e preziose è un gioiellino che si fa desiderare.
Raggiungiamo il tranquillo paesino in tarda mattinata e cominciamo a vagare senza meta, aspettandoci di scorgerlo da un momento all’altro.
Un verde incontaminato, deliziose casette e faticosissime salite caratterizzano Sintra.
Passeggiamo tra negozietti di souvenir e locali turistici assaggiando un pezzo di Portogallo completamente diverso dalla città che finora ci ha ospitati, Lisbona.
Percorriamo diversi sentieri che non ci porteranno da nessuna parte, ma ci godiamo il fresco e la pace che solo i boschi sanno dare.
Del castello, neanche l’ombra. Eppure la guida dice che si erge su un colle, possibile non vederlo da quaggiù?
Riusciamo a raggiungerlo solo a metà pomeriggio, dopo diverse peripezie, ma lo spettacolo che si apre ai nostri occhi ci ripaga di tutta la fatica.
Il Palàcio da Pena, così si chiama, è un castello fiabesco, di quelli che sogni solo quando sei bambino, quando l’immaginazione è fatta di colori vividi e forme tondeggianti.
Racchiude un misto di stili diversi: manuelino, gotico, moresco, barocco, rinascimentale…una pacchianata direbbe qualcuno, me compresa. Ma avete mai sentito raccontare di castelli sobri nelle fiabe?
Per la prima volta me ne sono fregata della sua storia, delle sue origini. Mi sono immersa in questo mondo incantato con la bocca spalancata e gli occhi luccicanti. Sono veramente tornata un po’ bambina.
Solo dopo ho scoperto che è stato fatto costruire da Maria II di Braganza per il suo futuro sposo, re Ferdinando II del Portogallo e che è stato eletto una delle sette meraviglie del Portogallo. Se sono tutte così, mi son detta, comincio già ad organizzare il prossimo viaggio.