…c’era il “folletto“, che non era un nano saltellante che veniva a farci visita durante i tristi pomeriggi invernali, ma un omino che si presentava direttamente a casa nostra attrezzato di aspirapolvere bianco-verde pronta a rendere più facile e veloce la vita domestica di casalinghe stressate. Oppure c’erano le riunioni home-made dei famosissimi contenitori di plastica o degli altrettanto famosi prodotti cosmetici e detersivi per la casa dalle incredibili proprietà pulenti. Oggi a “bussare” alla porta di casa arrivano direttamente eleganti signorine attrezzate di vibratori.
Eh già, i tempi cambiano (se in meglio o in peggio decidete voi) così come gli usi ed i costumi. Se prima le signore si divertivano con le scatole di plastica per la cucina, oggi si divertono con i sex toys (meno male, direi…anche basta con questi prodottini da massaia perfetta). Ma ancora i “tabù” sull’acquisto di certi tipi di oggetti esistono ed i luoghi comuni fallo-centrici continuano a generare clichè poco carini. Ad esempio, per una donna, entrare in un sexy shop è decisamente troppo sfacciato, viene immediatamente dipinta come una “maniaca” un po’ ninfomane o una “sfigata” che ha bisogno del giochino per sollazzarsi (e anche nel caso…cosa c’è di male?!?). Decisamente meno invasivo fare acquisti on-line, ma anche in questo caso si materializzano dubbi&terrori: “ma se poi mio marito sfoglia la cronologia e lo vede?” o “se mio figlio apre il pacco e mi scopre?” o “e se l’ho preso troppo grosso?”.
Insomma, il mercato per questa tipologia di oggetti c’è. La curiosità anche. Se la donna non va dai sex toys, i sex toys arrivano direttamente a casa da tutte le donne!!! Il tutto in maniera molto professionale, con una rappresentante munita di valigette e campionario che illustra i prodotti mentre voi e le vostre amiche siete comodamente sedute sul divano. Come in ogni pomeriggio tra donne (senza inutili maschi intorno a sparare idiozie a caso) il tutto è condito da una merenda o un aperitivo di intrattenimento. Poi parte la presentazione, con una certa logica dal prodotto meno “hard” a quello più…vibrante!!!
Si inizia con la biancheria intima, baby doll, completini da gattina fino a quelli di ispirazione burlesque: pizzi e piume da toccare, guardare provare. Poi si passa agli olii e creme da massaggio, comprese candele che diventano un olio spalmabile e spesso commestibile molto sexy. Infine la valigetta si apre sulla collezione di toys: da quelli buffi a forma di coniglietto o marziano, fino a quelli più “realistici” ma dal tocco glamour, comprendendo nel campionario palline da geisha, manette, lacci e frustini. Armamentario completo. E dai prezzi abbordabilissimi (tra i 10 ed i 90€).
Alcune donne si imbarazzano, altre partono decise e convinte, le battute si sprecano ma alla fine l’atmosfera si crea. Qualcuna compra, altre si intimidiscono, al momento non compiono acquisti e poi fanno ordini via mail. Imbarazzo a parte, il tutto si risolve, comunque, in un piacevole pomeriggio alla scoperta di oggetti del piacere di cui non tutte sono a conoscenza…quindi, perchè no? In più trattasi di una nuova opportunità di lavoro per questi tempi di crisi: la modalità è “vecchio stile” (il porta-a-porta o le riunioni casalinghe sono sempre esistite), il prodotto (qui in Italia) “nuovo”. Con un po’ di ironia, autorevolezza e faccia di culo i margini di guadagno ci sono…;) Se in possesso di queste qualità e a caccia di lavoro, potete sbirciare sul sito di Soft Paris.
E voi…continuate a preferire le aspirapolveri?!?
*Articolo su gentile suggerimento di Fabio…esperto di vendite-porta-a-porta