Quando ero piccola, spesso mi capitava di uscire con mio nonno, lui mi adorava e se avesse potuto mi avrebbe regalato la luna, tra le altre cose, come ogni nonno, sentiva sempre il bisogno di dovermi comprare qualcosa da mangiare.Io, all'epoca, ero talmente timida che preferivo rispondere "no grazie" a qualsiasi domanda piuttosto che manifestare i miei desideri e, in genere, per rispondere usavo una reverenza che in tempi più recenti non avrei riservato nemmeno al presidente degli Stati Uniti.Un giorno, mio nonno, irritato da tanto distacco, senza chiedermi nulla, mi portò in un bar e ordinò per me un frullato di banana che mi venne servito in un bicchiere a forma di stivale, che io ricordo grande quanto il nostro bel paese.Il tempo interminabile trascorso a bere quel frullato per non deludere mio nonno, ancora oggi è uno dei ricordi più vivi che conservo della mia infanzia insieme all'odio per i frullati alla banana.
Qualche anno è passato, mio nonno non c'è più, io sono diventata mamma, mio padre è diventato nonno e a volte gli capita di uscire con mia figlia, la adora e se potesse le regalerebbe la luna e come ogni nonno sente il bisogno di doverle comprare qualcosa da mangiare.
Un giorno mio padre si è recato con mia figlia in un forno, e visto che la bimba in paese ha più conoscenze dell'attuale sindaco, il fornaio le ha gentilmente offerto un pezzo di pizza bianca.
Lei prontamente ha risposto "no grazie","tale e quale a sua madre" stava per dire mio padre, peccato che poi la bimba abbia aggiunto "adesso non mi va, però se me la incarti me la porto a casa e me la mangio dopo"