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C’eravamo tanto armati…

Creato il 22 ottobre 2015 da Albertocapece

Bronson+-+Il+giustiziere+della+notteBergson diceva che i tempi moderni richiederebbero un supplemento d’anima, quando invece siamo continuamente sottoposti al furto continuato e aggravato della stessa. Tutte le volte che ci si aspetterebbe civiltà, umanità e intelligenza, ci si trova di fronte alla grossolanità delle reazioni automatiche, all’emergere delle paure che non trovano altra strada che il mondo concentrazionario del consumo e del possedere, all’emotività che cancella  la testa, ammesso che l’abbia mai avuta, dimostrando ancora di più l’alienazione dal pensiero di cui soffriamo.

Così la vicenda del pensionato sparatore è immediatamente rimbombata nelle teste vuote, è detonata nel vuoto di coscienza riempito dai gadget e ha immediatamente reclamato la necessità del possesso universale delle armi per difendersi dai ladri e la liberazione da qualsiasi vincolo al loro uso. Gente un minimo civile e in grado di far funzionare la testa, non l’avvilente caricatura di texani in cui ci hanno trasformato le televisioni, avrebbe chiesto magari più forze dell’ordine, ridotte al lumicino numerico, logistico e tecnologico dai patti di stabilità, maggiore sorveglianza sugli individui usi a delinquere, magari leggi più severe e detenzione più certa. Ma di certo non il diritto alla sparatoria nella convinzione non si sa se più assurda, ingenua o stupida che il delinquente non vi entrerà in casa se sa di rischiare la vita.

Pare che a nessuno di questi fan  sia venuto in mente che se i delinquenti sanno questo reagiranno semplicemente alzando la posta e cioè preparandosi a far fuori l’indomito pensionato che farebbe molto meglio ad assicurarsi o comunque a prevenirne la reazione dotandosi in primo luogo di armi acconce. Non è una supposizione per quanto ovvia , ma una realtà: tutte le statistiche ci dicono che più è elevata la diffusione delle armi, più è alto il numero degli episodi criminosi e dei morti da arma da fuoco. Abbiamo sotto gli occhi l’esempio degli Usa dove la concentrazione di armi è la più alta del mondo e c’è anche di gran lunga  il maggior numero di omicidi e di crimini violenti tra i Paesi comparabili. In pratica non c’è rapina, tentativo di furto o semplice violazione di proprietà che venga effettuata senza l’uso delle armi, provocando spesso feriti o morti e ovviamente solo una piccola percentuale del 15% vede come vittime i delinquenti. Gli Stati Uniti sono un’ottimo caso di studio perché dopo un lungo periodo di opinione contraria all’uso delle armi, di una loro minor diffusione e di relativo calo  degli omicidi dai 25 mila ai circa 16 mila l’anno c’è stata la svolta neocon con tanto di strizzate d’occhio del bushismo ai fabbricanti di armi e la tendenza si è invertita portando a cifre superiori ogni anno fino a questo 2015 in cui il fenomeno è esploso in tutta la sua virulenza anche attraverso tipologie nuove e ancora più inquietanti come le stragi di massa.

Quindi chi si vuole armare a tutti i costi pensando di essere più sicuro sa che strada imbocca: l’insicurezza generale.


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