Tg Sky24 il canale che propone 39 edizioni giornaliere con aggiornamenti ogni mezz’ora e approfondimenti in tempo reale punta la sua attenzione sulla situazione della Libia. Ancora nessuna traccia di Muammar Gheddafi e dei suoi figli, dopo la conquista di Bab al Aziziya, la residenza fortezza del colonnello.
Le voci, però, continuano a rincorrersi e alcune fonti lo danno in fuga verso l’Algeria, ieri era al sicuro nella sua città natale che è stata oggetto di forti attenzioni militari. Bombardata dai tornado, percuisite le case, ma del rais nessuna traccia. Qualcuno dice che è ancora a Tripoli. Insomma è un gran caos e la popolazione se la passa davvero malissimo, ancora si combatte, ancora scontri armati per le strade, razzilealisti sull’aeroporto di Tripoli che rimane da conquistare nonostante le voci che lo davano già in mani dei ribelli. La situazione è di stallo e non accenna a sbloccarsi.I ribelli hanno assunto il controllo del principale posto di frontiera con la Tunisia, un nuovo importante successo contro il regime al collasso di Muammar Gheddafi, non si arrestano i bombardamenti su Sirte, città natale del rais. Gheddafi resta introvabile e sacche di resistenza dei suoi fedelissimi rendono la sicurezza ancora fragile nella capitale.
Il mondo attende la sua cattura necessaria per avviarsi verso un’era di pace e libertà, anche se questi sembrano sogni ancora lontani. Difficile prenderlo, si nasconde tra i suoi fedelissimi che non lo tradiranno mai. Il suo regime si sta sgretolando, ma lui è ancora una minaccia. Finito politicamente, il rais continua il suo braccio di ferro e si aggrappa tenacemente al simbolo che è stato in passato, l’ultimo baluardo di un regime totalitario. Con la sola esistenza è in grado di tenere vivo l’incubo del terrore e del potere e di rallentare quei processi di democrazia, basati sulla libertà e non sulla paura. I ribelli hanno annunciato che chiunque catturerà o ucciderà il Raìs sarà graziato. Il Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) libico ha offerto 1,6 milioni di dollari per la cattura di Gheddafi, vivo o morto e piena amnistia a qualunque collaboratore di Gheddafi che consegni il rais ai ribelli.
Il rais resta nel mirino della Libia e il mondo si stringe attorno ai ribelli e collabora. La controffensiva delle forze anti-rais è supportata quotidianamente dai raid dell’Alleanza, il Consiglio transitorio libico ha annunciato di aver messo in piedi un commando per catturare Gheddafi e consegnarlo alla corte internazionale penale dell’Aja. L’operazione scatterà tra poco. Speranze a cui ieri la Casa Bianca ha dato nuova linfa: il rais “ha le ore contate”, ha detto Obama. “Gheddafi se ne deve andare. Siamo coinvolti nelle operazioni in Libia per essere certi di non vedere un massacro” e l’uscita di scena di Gheddafi è la “garanzia principale” per raggiungere questo obiettivo”.
Se i ribelli libici avevano un sogno espresso da tempo, quello di catturare Gheddafi e mettere fine alla violenza.
Adesso non è più solo un sogno, è un obiettivo!