Un autunno da favola
Due Biancaneve in recenti film — con Charlize Theron e Julia Roberts matrigne cattive — hanno aperto la strada all’invasione delle favole che ora sono dappertutto. Nei romanzi che dominano l’autunno letterario francese, nei film d’autore e in quelli da grande pubblico, nelle serie tv. Perfino Philip Pullman, autore impegnato in racconti fantasy (La bussola d’oro) ora si dedica alle fiabe dei fratelli Grimm lo scrittore che in maniera certosina, si è prestato all'operazione. La sua riscrittura ci offre solo alcune "perle" confluite appunto nel Grimm Tales reinterpretate nel suo stile tra di mito e leggenda con la capacità di dipingere il mondo in toni di grigio
C’è l’alto che si fa basso e il basso che si fa alto nel mondo di Biancaneve. Al contrario di Alice nel paese delle meraviglie che cresce e rimpicciolisce, Biancaneve vede alzarsi e abbassarsi la realtà intorno a lei, incontrando creature buone e cattive che l’aiutano a diventare grande.
Punita dalla matrigna perchè è bella, Biancaneve è una bambina inconsapevole e solo quando fugge nel bosco e incontra i nani, che scopre i veri valori della vita: la bontà e l’accoglienza verso l’altro. Sono proprio Loro a costringerla ad essere umile, umanamente e fisicamente, perché i piccoli minatori hanno perso le gambe durante un’esplosione.
Bel salto di qualità!!!
La matrigna rappresenta l’«alto»," il pericolo di un’esaltazione del proprio io che rende malvagi e chiusi in se stessi. La regina madre interroga lo specchio, Biancaneve il suo cuore". L’invidia tormenta la regina al punto che desidera uccidere la rivale e, quando con un incantesimo, si trasforma in una vecchia per offrirle la mela avvelenata, diventerà altissima, salvo ricevere una punizione esemplare: perdere la memoria e non trovare più l’antidoto per ritornare giovane e bella.
Tutto è sproporzionato come le cose che vedono i bambini; uno specchio riflette sogni e paure, azioni malvagie e fughe verso la libertà. Insomma un mondo dove anche i mostri insegnano a crescere.