Sono pericolosamente vicino all'età dei saggi o meglio presunti tali che dispensano consigli ai giovani dimenticandosi spesso di quanto... teste "da casso" eravamo a nostra volta.
Fatto sta che è una ruota che gira ("La vita procede e non s'attarda sul passato", Tagore) ed essere giovane non è affatto facile, anzi... non lo è mai stato. Non dimentichiamolo mai...Quando leggo che i giovani non hanno futuro o simili frasi ad effetto non leggo nulla di nuovo. Lo dicevano pure ai miei tempi e lo dicevano a mio padre...Cerco di essere un buon padre, credo di aver trasmesso e trasmetto dei valori importanti a mia figlia ma solo il tempo lo potrà confermare o smentire e probabilmente non sarò su questa terra per averne la prova definitiva e come Tagore diceva "voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti". Appunto...Senza andare sul personale del mio vissuto a tutto tondo mi sono ritrovato a pensare ultimamente alla mia gioventù e al mio vissuto musicale.
Sono della generazione dei Carosello (e poi a nanna), di Rin Tin Tin, di UFO Minaccia dallo Spazio, Alla conquista del West, La Freccia Nera, Sheridan, I Racconti di Padre Brown, E le stelle stanno a guardare, Joe Petrosino, Il Commissario Cervi...
A casa vedevamo Canzonissima e se devo dire qualche nome di cantante dico... Mina e Lucio Battisti tra i tanti.Alla radio davano quel tipo di musica e quando mio padre mise la prima autoradio con mangiacassette, la musica italiana (e non) dell'epoca risuonava dalle due casse anteriori della nostra Fiat 124 e agli italiani che ascoltavamo in viaggio devo aggiungere Fausto Papetti e lo sliding di Santo&Johnny (che erano americani però...).
Non era la musica che mi apparteneva, era la musica che ascoltavano i miei genitori, i canali tv erano due (Rai1 e Rai2), le radio erano molto istituzionali e quindi... prendere o lasciare. Ricordo che un giorno ascoltai un gruppetto di ragazzi piu' grandi suonare, in una stanzetta dell'oratorio, canzoni dei Santana quali Samba Pa ti ed Europa.
Non ero particolarmente attratto dall'insieme...ma vi erano anche aspetti d'interesse. Per regalo chiesi un mangiacassette, lo ricordo ancora, un Grunding, mono, piccolo, bianco, che accendevo e, dopo aver spento la luce della camera, ascoltavo all'infinito Animals e Atom Heart Mother (chiaramente una musicassetta) dei Pink Floyd.
Fu l'inizio del mio percorso musicale.
Sia la città che l'anno - e quelli fino al 1982 - sono stati fondamentali per tantissimi aspetti. Torino non era e non è Verona, nel bene e nel male. Politicamente viva, difficile, e per certi aspetti pericolosa, era nel pieno della fase degli Anni di Piombo e lo si sentiva nell'aria, lo sentivi alla radio e alla tv, lo vedevi per strada e nelle scuole.
Musicalmente dovevi fare subito una scelta, erano gli anni del punk e della disco music. Scelsi i primi, gli originali, non quelli glam e modaioli dei decenni successivi ma non amavo il lato nichilista e anarcoidedel movimento.
Ricordo che il gel non esisteva o meglio c'era il Tenax ma spesso usavamo la birra, l'acqua e zucchero per trattare i capelli.
Di quegli anni ricordo gli Exploited , i Clash ma anche i Ramones e i Dead Kennedys.
Comprai il mio primo chiodo, usato...
Pochissimi anni dopo il movimento si frammentò in mille rivoli musicali.
Arrivo il Post-Punk e poi la New Wave e la No Wave..
Arrivarono i Joy Division, Siouxsie and the Banshees ma anche Bauhaus, Killing Joke, Cure. Il primo disco degli Ultravox era splendido per testi e sonorità e Hiroshima Mon Amour rimane il loro pezzo indimenticale.
Leggevo Lovercraft, Edgar Allan Poe, Asimov, Phillips K. Dick.
Al cinema uscirono Alien e qualche anno dopo Blade Runner.
Per gli addetti ai lavori e noi ascoltatori una trasmissione che segnò un'epoca."Puzzle" e il giornale "Rockerilla" hanno formato la mia "cultura" musicale. Anni indimenticabili...
I pomeriggi li passavo spesso da Rock & Folk, un negozio in centro città che aveva talvolta i dischi che ascoltavi anche su Puzzle e che potevi riascoltare...
Arrivano poi gli anni del lavoro, lascio Torino e giro per l'Italia. La musica era presente come compagnia, si andava avanti con le musicassette, le più care erano le Basf nere mi sembra, erano le migliori per la qualità della registrazione.
Arrivano i primi CD ma costano un boato.
Centinaia le musicassette in soffitta oramai inutilizzabili. Per me i Genesis sono quelli di Peter Gabriel, sono quelli di Foxtrot e Trespass.
Mi è sempre piaciuto il prog.
L'hard rock per me sono Deep Purple e Led Zeppelin ma senza Jimy Hendrix non ci sarebbe stato nessuno.
Interessante il periodo grunge con i Nirvana ed il periodo garage.
Mi piacquero subito i Portishead, i Red Hot Chili Peppers, i Garbage, i Pearl Jam.
Continuo ad ascoltare Brian Eno, John Foxx, Traffic.
e ne venni rapito, un sound che mi ricordava i Joy Division Recentemente ho apprezzato i Coldplay
Faccio fatica a trovare qualcosa che sia originale e non una scopiazzatura recente o passata.
Per certe cose mi piacciono i Placebo e trovo il testo dell'ultimo singolo particolarmente interessante.
Immortali e inarrivabili rimangono i Pink Floyd.
Non ho mai amato particolarmente reggae, ska, country e folk.
Gli italiani che preferivo erano la PFM e gli Area.Interessante il fatto che i miei gusti giovanili abbiano "inquinato" i miei fratelli di 10 anni piu' giovani (abituati da piccoli ad ascoltare ma mia musica) che tuttora, nonostante siano due seri professionisti con famiglia, hanno quasi i miei stessi gusti musicali. Se qualcuno si fosse chiesto cosa c'entra la foto ad inizio post presto fatto: trattasi di scrivente che nemmeno maggiorenne suonò il basso quasi per gioco in due band senza futuro (ma lo sapevamo) . Quella foto ha 32 anni circa ...il tempo passa...la passione per la musica mai... Keep in touch