Trovati dai Carabinieri dei Ros, in un casolare a Casteldaccia, due cadaveri carbonizzati appartenenti probabilmente a due boss mafiosi. Arrestati i presunti esecutori dell’omicidio
A quanto si apprende e secondo le prime indagini i corpi rinvenuti ad una trentina di chilometri da Palermo apparterrebbero a Juan Ramon Fernandez e a Fernando Pimentel, di cui non si aveva notizia dal 9 aprile scorso e coinvolti nell’operazione che ieri ha smantellato la cosca mafiosa di Bagheria. I due sarebbero emissari del clan mafioso canadese dei Rizzuto, giunti in Sicilia per trattare un patto col mandamento di Bagheria. E’ stata una telefonata anonima ad indirizzare i Ros proprio sul luogo del ritrovamento. Le due vittime ieri erano sfuggite al blitz dei carabinieri che ha portato al fermo di 21 tra boss e gregari delle cosche palermitane ed in base agli accertamenti era emerso il legame tra le cosche dell’hinterland del capoluogo siciliano e la mafia canadese finalizzati al traffico internazionale di stupefacenti.
I carabinieri hanno arrestato per l’omicidio premeditato di Juan Ramon Fernandez e a Fernando Pimentel, i fratelli Pietro e Salvatore Scaduto, uomini d’onore della `famiglia´ di Bagheria (Palermo). Dalle indagini è emerso che le vittime, coinvolte in un traffico di droga, erano state attirate con un tranello in una zona isolata e uccise con una trentina di colpi di pistola. A sparare un commando di cui avrebbero fatto parte anche i fratelli Scaduto.