Polonia in ginocchio e orfana del presidente Lech Kaczynski, morto oggi nella sciagura aerea a Smolensk, vicino a Katyn, dove avrebbe dovuto commemorare la morte dei 22.000 ufficiali polacchi trucidati 70 anni fa dai soldati sovietici. La tragedia senza precedenti solleva preoccupazione per una possibile crisi istituzionale a causa della "decapitazione" dei vertici politici e militari del Paese.
"Un dramma di queste dimensioni il mondo di oggi non l'aveva ancora vissuto", ha detto sconvolto il premier Tusk che ha pianto nell'apprendere della sciagura. Il primo a dare la notizia della sciagura alle 9.30 è stato il portavoce del ministero degli esteri Piotr Paszkowski.