Italianata mediocre con una divertente punta di razzismo ed un'ignoranza esasperata. Non sono qui nelle vesti del bacchettone e del benpensante. Checco Zalone, nelle vesti dell'idiota più totale, quello che vuol rappresentare l'italiano terra terra, gioca fin dall'inizio della sua notorietà su questi temi. E chi lo guarda o ci ride, o semplicemente non lo guarda. Semplice: se non piace va ignorato. Dal mio punto di vista rappresenta una sana (e poco volgare) presa per il culo. Ma lo fa con una (forse vera) naturelezza e genuinità che non può strappare qualche sorriso. Le battute non sono esilaranti, nel suo sitile, ma neanche troppo basse come altri prodotti del genere ci hanno abituato. Molto positivo è il fatto che non si tratta di materiale reciclato da altre sue improvvisazioni o spettacoli. Un personaggio nuovo, che al momento apprezzo maggiormente rispetto ai mummificati e volgari Boldi e De Sica, tanto per intenderci. Il suo inesistente politically correct è ciò che più fa divertire, poichè mascherato da un'espressione ottusa e sempliciotta. Un'altra cosa divertente è che magari lo spettatore che dovrebbe riconoscersi nelle storpiature del film, non lo fa perchè non ci arriva.
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Italianata mediocre con una divertente punta di razzismo ed un'ignoranza esasperata. Non sono qui nelle vesti del bacchettone e del benpensante. Checco Zalone, nelle vesti dell'idiota più totale, quello che vuol rappresentare l'italiano terra terra, gioca fin dall'inizio della sua notorietà su questi temi. E chi lo guarda o ci ride, o semplicemente non lo guarda. Semplice: se non piace va ignorato. Dal mio punto di vista rappresenta una sana (e poco volgare) presa per il culo. Ma lo fa con una (forse vera) naturelezza e genuinità che non può strappare qualche sorriso. Le battute non sono esilaranti, nel suo sitile, ma neanche troppo basse come altri prodotti del genere ci hanno abituato. Molto positivo è il fatto che non si tratta di materiale reciclato da altre sue improvvisazioni o spettacoli. Un personaggio nuovo, che al momento apprezzo maggiormente rispetto ai mummificati e volgari Boldi e De Sica, tanto per intenderci. Il suo inesistente politically correct è ciò che più fa divertire, poichè mascherato da un'espressione ottusa e sempliciotta. Un'altra cosa divertente è che magari lo spettatore che dovrebbe riconoscersi nelle storpiature del film, non lo fa perchè non ci arriva.
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