Cafè Magazine e le altre

Appena sfogliato in edicola il recente fascicolo di Cafè, figlio della rivista Special da cui si è finalmente separato. Note in chiaro: il prezzo di tre euro, che mi sembra competitivo. Note oscure: i contenuti, che per chi bazzica il web, sono un po' troppo già visti. La Sbay, nella sua bellezza, non è più una novità; la Charlie di Mr. Martini orami è conosciuta anche nei suoi bulloni (mi perdoni Mr. Martini, ma attendo qualche altra novità dal suo genio)... Delle "giacche in pelle senza tempo" e delle "facce da rocker" (ricordo numerosi articoli di Ungaro su Rider di più di molto tempo fa con lo stesso tema)... Beh insomma... Capite a me... Forse il mio giudizio è frettoloso e, sicuramente, non avendo letto il contenuto gli articoli, un bel po' superficiale (e mi scuso con gli autori del magazine, e, che diamine, ci hanno di certo lavorato con passione), ma da chi vuole produrre qualcosa di davvero "cool" mi aspettavo di più. TonUp magazine potrebbe essere un metro di paragone per capire ciò che intendo (magari con un po' più di tecnica e, magari, su carta stampata). Resta inteso che se avessi avuto tra le mani Special Cafè un paio d'anni fa, quando vagavo nel buio alla ricerca di un buon "canale" per informarmi sul mondo delle cafe racer e finalmente mettere le mani sulla mia moto, le mie impressioni sarebbero state del tutto diverse. Dunque, ben venga Cafè magazine, se aiuta a diffondere la cultura che amiamo e se l'alternativa è un catalogo aftermarket quale è diventato Bielle Roventi (eh si, da Motociclismo mi aspettavo qualcosa di più: e in passato quella rivista era una chicca).