Era ancora il 23 di dicembre.
Con tanta gente che attendeva il Natale, il suo Avvento finiva quel giorno.
Da venticinque anni quella data era fatidica. L’aveva scelta a caso, ma ormai era stabilita, inevitabile!
Batteva i denti fissando il nulla davanti a sé, tentennare era nella sua indole.
continua a leggere su Caffè Letterario
Tag: Racconto
Influenze. Così le chiamano. Non sono quelle della febbre alta - quasi 40 gradi e pensiamo di stare già all'inferno - sentiamo le ossa spezzate. Peggio. Leggere il seguito
I bambini di oggi hanno la chance di giocare con giocattoli meravigliosi.PicassoTilesUno di questi pezzi che invidio un po' alle mie nipotine è un gioco che si... Leggere il seguito
I miei genitori, preda dell'euforia post '68, hanno deciso di non battezzarmi e di crescermi a pane e strozzapreti. A due anni mia nonna mi ha portato l'acqua d... Leggere il seguito
FirenzeEd ora veniamo al Ceppo, rifacendoci, al solito, dall’ antico. La mattina del 24 di dicembre, si leggeva con gran pompa, nelle chiese collegiate, il... Leggere il seguito
Il cerotto è un baluardo dietro il quale nascondere le proprie insicurezze.Ne ho preso coscienza solo ieri, sebbene sia dall'adolescenza che ne ho sfoggio... Leggere il seguito
Buon lunedì gente! Il tema di questo Recommendation Monday è dedicato a tutti i consigli che facciamo e riceviamo e che sono la principale causa delle nostre... Leggere il seguito
lory663
cria
rimmel
Arturo Robertazzi - @ArtNite
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake
