Ospite negli studi di Sky, il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini ha rilasciato una lunga intervista:
“La gara col Milan l’abbiamo vista tutti, la squadra ha costruito tante occasioni mentre il Milan ha fatto un tiro e un gol”.
Quale è la sua ambizione?
“Proveremo a toglierci belle soddisfazioni. Al momento c’è una grande disparità sui diritti tv, le squadre medio-piccole percepiscono importi molto più bassi rispetto alle big e questo aspetto crea un divario importante”.
Quanto il popolo sardo si sta identificando con Zeman?
“Molto. Col passare delle settimane sempre di più”.
Per i sardi è più idonea una persona timida come lei o uno rock come Cellino?
“Io nella vita normale non sono troppo timido. Per i tifosi del Cagliari, comunque, credo che la cosa più importante sia vincere le partite, non chi sia il presidente”.
Quanto soffre durante le partite?
“Soffro molto e durante le gare mi agito tanto”.
Ci sono ancora bandiere nel calcio?
“Noi qui in Sardegna abbiamo Gigi Riva che è stato una bandiera e a distanza di decenni è ancora una bandiera”.
Fino a che punto è rimasto sorpreso dalle dimissioni di Moratti?
“Non mi hanno sorpreso. Moratti è sempre stato il primo e unico comandante dell’Inter negli ultimi 18 anni ed è molto difficile ritrovarsi a non essere più il leader a casa tua”.
Ci sono state delle imprudenze da parte della nuova proprietà nerazzurra?
“Credo che tutto sia nella logica. Forse c’è stata qualche esagerazione da parte di Mazzarri, ma non credo che siano state le parole dell’allenatore a portare alle dimissioni di Moratti”.