Cagliari: nuovo suicidio tra le sbarre, il secondo in una settimana

Cagliari, ennesimo suicidio tra le sbarre. L’ultimo solo qualce ora fa.  Oggi si è ucciso  Feres Chabachb, di 25 anni, nazionalità algerina. Il detenuto si si è impiccato nella propria cella del centro clinico. Ne ha dato notizia il segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno. Prima di Feres, si è uccisa Monia Bellafiore.

“Il totale nazionale dei suicidi in cella sale a 62″, ha dichiarato il segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno, il quale ha ricordato le condizioni inadeguate di Buoncammino: “Più volte la Uil Penitenziari ha segnalato come l’Istituto non sia in grado di tollerare una grave situazione di sovraffollamento. A Buoncammino sono presenti 540 detenuti, a fronte di una capienza di 324 (67% indice di affollamento). Ad aggravare la situazione lo stato di degrado della struttura e la carenza organica del personale di Polizia Penitenziaria che ha 54 unità in meno rispetto alla tabella decretata”. “Abbiamo molto apprezzato il giudizio sulla competenza e sulla professionalità dei baschi blu in servizio a Cagliari formulato ieri dal ministro Severino – ha aggiunto Sarno – espressioni di compiacimento rendono giustizia ai sacrifici quotidiani che le nostre donne e uomini debbono affrontare in tutte le realtà penitenziarie del Paese in condizioni di oggettiva difficoltà. Proprio queste condizioni di lavoro dovrebbero essere parte importante di quell’incontro che continuiamo a chiedere al Ministro. Il possibile precipitare della situazione, come dimostrano le proteste delle ultime ore a Parma, Ancona e Monza, non deve trovarci impreparati”. Fra i problemi urgenti le carenze dell’organico: “Nel 2001 erano in servizio circa 42 mila unità con 45 mila detenuti – ha precisato Sarno – oggi con 68 mila detenuti e una decina di nuovi istituti aperti il contingente della polizia penitenziaria non supera le 38 mila unità”.