Si conclude tragicamente il giallo del Cixerri. Si è uccisa in carcere la figlia della vittima.
Monia Bellofiore, la donna 41enne accusata dell’omicidio della madre, Maria Irene Sanna, si e’ uccisa, impiccandosi, in una cella del carcere di Buoncammino di Cagliari. La donna si sarebbe tolta la vita nel corso della notte e sarebbe stata trovata stamani nel bagno dalle compagne di cella. Si sarebbe impiccata con una corda rudimentale ricavata da un lenzuolo.
Monia Bellofiore era accusata insieme al marito, Giuseppe Oliva, 39enne, entrambi pregiudicati, dell’uccisione di Maria Irene Sanna, l’infermiera 64enne di Assemini (Ca) che fu ritrovata semicarbonizzata il 28 ottobre scorso in una strada adiacente al lago Cixerri, in territorio di Uta.
La donna probabilmente, secondo la ricostruzione dei Ris e del nucleo investigativo dei carabinieri di Cagliari, fu uccisa nella cucina di casa, dopo l’ennesimo litigio, con un corpo contundente e poi il corpo trasportato vicino al lago dove venne cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme. I due accusati erano entrambi tossicodipendenti e furono arrestati alcuni giorni dopo il delitto in ospedale, dove la stessa Bellofiore fu ricoverata d’urgenza, e strappata alla morte, dopo un’overdose.
Un dramma familiare a tutto tondo.