Leonardo ha ultimamente sviluppato la dottrina della conoscenza di Locke giungendo ad affermare che gli atti di conoscenza si identificano con le sole percezioni dei sensi. E a veder giocare il Milan si ha la prova di una squadra determinata a vincere lo scudetto. (Dice Leonardo: "non siamo rassegnati, può succedere ancora di tutto".) Infatti a Cagliari succede un po' di tutto. Due volte in vantaggio, due volte raggiunta. E infine finisce 3 a 2 per il Milan. È la riprova che i rossoneri, come dice Borriello, il grande protagonista della partita, devono crederci fino in fondo. E si vede.
La tesi centrale di Leonardo, infatti, si può riassumere nella celebre formula ESSE EST PERCEPIT (essere è essere percepito). Dunque al momento non è proprio imporatnte vincere lo scudetto, ma essere percepiti come possibili vincitori di scudetto.
Questa impostazione viene spesso definita "immaterialismo" nel senso che non esiste distinzione fra cose reali e cose percepite dal momento che esse coincidono. Vale il detto "chi si accontenta gode". Comunque i fatti, a Cagliari, danno ragione a Leonardo che gode molto.