Cagliari, Cellino cos’ come Zamparino vuole costruire un nuovo stadio che non è solo un luogo atto a giocare le partite ma è un complesso ben più ampio su modello britannico dove all’interno dovrebbero avere sede negozi, centri commerciali, sala bingo e scommesse. Insomma una città dello svago e del business. L’area è già stata scelta ed il progetto è già esistente. Ma come al solito intorno al nuovo stadio del Cagliari Calcio ne nasce una guerra. Ricordiamo che lo stadio Sant’Elia nasce intorno agli anni 70 all’indomani della vittoria dello scudetto. E’ nel 1971 che per la prima volta il Sant’Elia si riempie a capienza massima. Lo stadio è comunque una struttura di modeste dimensioni ed in occasione della Coppa del Mondo 1990 deve subire modifiche e ristrutturazioni. Massimo Cellino da sempre padron del Cagliari ha più volte detto: ”Cagliari ha bisogno di un impianto moderno, il Sant’Elia non funziona più”. Cambiano le amministrazioni ed il progetto resta sulla carta sino a quando Cellino ed il suo staff individua un’area sul territorio di Elmas ed è qui che lo scorso anno viene presentato il progetto di Karalis arena. Qualche giorno fa l’Enac per voce di Vito Riggio aveva dichiarato: “Finché ci sarò io non permetterò che si realizzi una cosa del genere vicino all’aeroporto”. Cellino ha ottenuto il finanziamento e una volta giunto il nullaosta della Regione il cantiere, proprio come quello di Zamparino, dovrebbe essere allo start. Ecco però che appena l’Enac ha preso posizione interviene il neoeletto sindaco di Cagliari, Massimo Zedda che vuole riaprire la trattativa, per far sì che il Cagliari giochi e si alleni in città e non a 3 kilometri di distanza. Fra qualche giorno è fissato l’incontro che si preannuncia caldo, in quella sede Zedda e Cellino dovranno parlare anche del Sant’Elia e dei nullaosta dei VVFF in vista del prossimo Campionato di serie A.
Intanto le tifoserie rossoblu vogliono uno stadio nuovo e caldeggia l’idea del Kalaris Arena.
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