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Cagliostro, bellissimo libro di Luigi Natoli

Da Ilrepungente @Repungente

"I più acuti e profondi conoscitori degli uomini, s’ingannano sempre sul proprio conto."

copertina cagliostro
Come sapete ogni tanto mi piace tralasciare la lettura dei miei romanzi preferiti, i thriller, per dedicarmi a qualcosa di diverso, di meno sanguinolento e ultimamente mi sono dedicato a uno scrittore conterraneo, palermitano per la precisione, Luigi Natoli.

Del Natoli ho letto con molto interesse e curiosità diversi libri, visto il modo particolare e coinvolgente che utilizza per raccontarci vicende della mia Sicilia e in particolare di Palermo.

Avendo la libreria Flaccovio a portata di mano, mi capita spesso di farmi un giretto tra gli scaffali, nella speranza che mi catturi qualche bel libro ed è proprio la casa editrice Flaccovio ad avere un bell’assortimento di libri del Natoli perché è quella che li pubblica.

Circa due mesi fa, nel mio solito giretto post in pausa pranzo mi sono imbattuto nello scaffale centrale, quello più assortito di generi che mi interessano, e ho trovato un bel libro voluminoso con su scritto: Luigi Natoli - Cagliostro -.

Curiosissimo di conoscere la storia di un conterraneo alquanto atipico, ho acquistato subito il libro, approfittando anche di uno sconto per i dipendenti e pagandolo diciotto euro circa, col prezzo in copertina di 19,50€.

Non c’è una trama vera e propria, tant’è che il Natoli comincia il romanzo raccontandoci della parte terminale della vita del Conte Cagliostro, con mia grande sorpresa e con un po’ di delusione, ma si tratta pur sempre di memoire, memorie.

== La trama ==

Giuseppe Balsamo, nato nel giugno del 1743, è un palermitano la cui famiglia aveva origini rispettabili ma cadute in disgrazia; infatti, i Balsamo erano nobili di Messina, mentre i Bracconieri, dal lato della madre, erano baroni.

Orfano sin da piccolo del padre, vive a casa della zia agiata di Termini, dove lo zio ha una farmacia da cui, probabilmente resta impressionato.

Dura pochi anni la sua permanenza dagli zii a causa del carattere irrequieto e, tornato a Palermo, passa la vita tra collegi, tra conventi, scapestrataggini, fughe e piccoli imbrogli, ma anche apprendendo le arti della medicina e della pittura che lo porteranno a compiere nuove truffe e lontano da Palermo e dalla famiglia.

Giuseppe Balsamo

A Messina incontra un maestro, il maestro Altotas che lo prende a cuore, ne farà un suo discepolo e lo condusse con sé in Egitto, in Arabia e a Malta, dove conosce il Gran Maestro dell’Ordine che si dilettava di studi occulti.

Alla morte del maestro Altolas riceve in eredità dei libri, a sua volta ricevuti da un altro maestro che, leggendoli correttamente portano alla saggezza.

Dopo altri viaggi e il ritorno a Malta dove si esercita negli studi occulti, decide di andare a Napoli e in seguito a Roma dove conosce e si innamora di una ragazza bellissima, allora appena quattordicenne, che prende in sposa, Lorenza Feliciani, con la quale, da subito, ha un rapporto di complicità e di compromessi.

Stanco della vita di Roma decide di partire per l’Inghilterra, dove l’attività massonica era fiorente, ma il viaggio non è stato così semplice, sia per mancanza di denaro sia per numerosi episodi sia accadono ala coppia fresca di matrimonio.

Da li cominciano una serie di viaggi, dall’Inghilterra alla Francia, dalla Russia al Belgio, dalla Svizzera all’Olanda, girando per quasi tutta l’Europa e diverse città italiane, inizialmente con grandi stenti economici, ma via via che il suo sapere e la sua notorietà prende campo, circondato da assistenti, carrozze lussuose e da una folta cerchia di amici che vedono in lui il Grande Cofto, colui che compie miracoli, guarisce i malati, prevede il futuro e difende i più deboli.

La troppa notorietà porta con sé anche un proselito di nemici, di gente invidiosa che diverse volte lo farà arrestare ingiustamente, lo taccerà di eretico e lo porterà dritto alla condanna.

== Le mie considerazioni ==

Un personaggio, quello di Giuseppe Balsamo prima e del Conte di Cagliostro poi che mi ha divertito, affascinato, incuriosito e tuttora mi ha lasciato con un senso d’incertezza: già, incertezza perché sembra più un mito, una leggenda, un racconto di una persona mai esistita oppure esistita, ma le cui vicende sono state ingigantite a dismisura ed enfatizzate.

Leggendo il romanzo ho invidiato diverse volte Cagliostro per la vita vissuta con assoluta libertà, spensieratezza, ma anche consapevolezza dei propri mezzi, delle proprie potenzialità, alternando momenti duri, difficoltosi, a momenti di grande esaltazione, di magnificenza.

La sua passione per la conoscenza, per il sapere, per la voglia di viaggiare e di non fossilizzarsi, la sua bontà d’animo nel guarire le persone che i medici davano per spacciati, la sua generosità verso i più deboli, la sua fede profonda in Dio, dovrebbero esser presi da esempio per tutti.

palermo antica

Riporto alcune parti dal libro:

  "T’hanno dato a intendere che io sono uno stregone, un mago ed hai paura di vedere comparire i diavoli!... No, ragazzo mio, il mio potere viene dall’alto: viene da Dio!...

Sono qui chiuso come un perverso, un maledetto, per aver voluto aprire alla luce gli occhi dei poveri come te; perché ho amato gli umili, ancora serrati nelle tenebre dell’ignoranza; perché ho voluto richiamare gli uomini alla legge suprema di Dio… "

Cagliostro, oltre ad essere un grande seduttore e un avventuriero, ha una moglie corteggiata da tutti, principi, conti, cavalieri, visconti che ricoprono di regali la giovane donna e la corteggiano spudoratamente, anche sotto gli occhi suoi e con non poche situazioni in cui lei arriva al tradimento.

Nel romanzo il Natoli fa parlare Cagliostro in prima persona ed è proprio lui che, delle donne in generale, ma nello specifico di Lorenza, ci dice che:

 

"Come tutte le donne, e ne ho fatto esperienza, lei era sensibile alle espressioni d’amore che solleticavano la sua vanità.

Credetemi, non v’è donna, per quanto vi sembri onesta e corazzata di virtù, che non provi piacere nel sentirsi lodata, ammirata, cercata, fatta segno di assidue  premure.

Forse si illude che tutto si fermi alla onesta corte; non vede nessun pericolo ora nell’udire una parola d’amore;ora nel porgere la mano, ora nell’abbandonarla alle carezze delicate di un’altra mano, ora nel concedere un colloquio, ma intanto così, spensieratamente, leggermente, il cuore si va interessando, i sensi si destano, l’istinto naturale si eccita e quello che è fatale che avvenga avverrà.

Una donna esperta e che abbia la voglia di cadere e di godere (e tre quarti delle donne che cadono hanno proprio questa voglia), prolunga il giuoco, perché nel prolungarlo, prova un maggior gusto.

Era il caso di Lorenza."

Ovviamente ho parlato di Alessandro, Conte di Cagliostro, a linee generali, ma tanto altro ancora ci sarebbe da dire sulle sue vicende narrate dal Natoli, ma non voglio togliervi la curiosità di approfondire questa magnifica e appassionante lettura.

== Ulteriori informazioni ==

Il libro, scorrevolissimo e sempre piacevole da leggersi,  è formato da seicentoventinove pagine suddivise in capitoli e in paragrafi contando sei capitoli (il più lungo ha ventotto paragrafi, mentre il più corto appena due) oltre ad un’introduzione e un epilogo.

Luigi Natoli (conosciuto anche con lo pseudonimo di William Galt) non è l’unico che ci narra le vicende di Giuseppe Balsamo, in arte Cagliostro, difatti molti hanno scritto di lui, dal Carpi al Ventura, dal Brunet a Roberto Gervaso, ma lo stile di Natoli è unico, inimitabile, forse proprio per le sue origini.

Il sito internet è: www.flaccovio.com mentre l’email è:[email protected]

Altri romanzi, più o meno conosciuti del Natoli sono: “I Beati Paoli”, “Coriolano della Floresta”, “Il leone di Palermo” e "Calvello il Bastardo” e molti altri.

Sulla copertina del libro, stampata in cartoncino doppio e di colore blu, troviamo un ritratto del Conte Cagliostro, una copertina di Dario Taormina.

Sono  rimasto soddisfattissimo di questa lettura, ha ampiamente esaudito le mie attese e mi è dispiaciuto che sia terminato così presto; avrei preferito un finale differente e un inizio meno rivelatore ma, nonostante ciò, mi sono divertito parecchio a leggerlo.


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