Cahiers de doléances: l’archeologia e le riviste in fascia A

Creato il 16 settembre 2012 da Filelleni

Qualche indicazione in merito alle assurdità che caratterizzano l’elenco stilato dall’ANVUR delle riviste in fascia A, per il settore di archeologia, l’avevamo già fornita. Anche per rispondere in modo adeguato ad un commento che ci è pervenuto, è il caso di riprendere la questione esaminandola più nel dettaglio.

Una prima considerazione. L’Area 10, cui archeologia (o per meglio dire le archeologie) appartiene/tengono, è uno delle più grandi e variegate.Basta il nome per avere un’idea. Area 10 sta per Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche. Qualche esempio? Dentro ci trovate Storia greca, Italianistica, Filologia e linguistica romanza, Filologia germanica, Lingue  e letterature ispano-americane, Anglistica, Storia archeologia e lingue dei Paesi islamici, Lingue  e letterature moderne del sub-continente indiano, Musicologia, Letteratura latina, Storia dell’arte contemporanea, Indologia e Tibetologia. Come evidente una grande, forse eccessiva, varietà.

Come è ben noto stilare gli elenchi delle riviste è compito di uno specifico gruppo di lavoro dell’ANVUR denominato “Gruppo di lavoro Riviste e libri scientifici” (delibera di costituzione n. 55 del 03/07/2012). L’art. 2 della stessa delibera rende nota la missione del “Gruppo”: “a. Fornire indicazioni metodologiche circa la definizione di rivista scientifica ai fini della procedura di abilitazione scientifica nazionale, formulando un parere al consiglio Direttivo; b. Svolgere l’istruttoria della procedura di classificazione delle riviste ai fini della abilitazione scientifica nazionale, formulando un parere al Consiglio Direttivo; c. Fornire indicazioni metodologiche circa la definizione di scientificità dei libri”

Di tale gruppo fanno parte, Professori ordinari in ruolo o fuori ruolo e, di diritto, anche i membri del Consiglio Direttivo dell’ANVUR. Ma chi sono? Di cosa si sono occupati o si occupano?

Il “Gruppo di lavoro Riviste e libri scientifici”, per l’Area 10, è composto dai seguenti Professori/esse: Maria Andaloro (Storia dell’arte medievale); Corrado Bologna (Filologia e linguistica romanza); Pietro Gibellini (Letteratura italiana); Tiziana Lippiello (Lingua e letteratura cinese). Come evidente nessun archeologo. Il Consiglio Direttivo dell’ANVUR, cui, come abbiamo detto, il “Gruppo” afferisce, è composto dai Professori/esse: Stefano Fantoni  (Teoria delle forze nucleari); Luisa Ribolzi (Sociologia dell’Educazione); Sergio Benedetto (Telecomunicazioni); Andrea Bonaccorsi (Economia gestionale); Massimo Castagnaro (Veterinaria); Fiorella Kostoris Padoa Schioppa (Economia politica); Giuseppe Novelli (Genetica umana, Medicina). Come evidente nessun archeologo.

Tenuto conto dell’elevata numerosità dei settori concorsuali afferenti all’Area 10 la delibera n. 63 del 24/07/2012, ha provveduto ad integrare il “Gruppo di lavoro” con quattro nuovi membri: Rosa Maria Colombo (Anglistica); Elena Degrada (Storia e critica del cinema); Maurizio Giangiulio (Storia greca); Roberto Tottoli (Storia dei Paesi islamici). E finalmente un antichista, storia greca almeno è coperta! Ma, ancora una volta, come evidente, neanche un archeologo.

Come sono state effettuate le scelte? L’Area 10 si compone di 12 ambiti disciplinari e di 20 nuovi S.S.D (Settori scientifici disciplinari). Dei primi restano del tutto scoperti: Archeologia (10/A1); Glottologia e linguistica (10/G); Francesistica (10H); Ispanistica (10/I); Lingue, letterature e culture dell’Europa nord e centro orientale (10/M). Coperto, solo molto parzialmente, il grande ambito di Scienze dell’antichità (10/D) dove risultano prive di referenti, tra le altre, tutte le Filologie (classica e tardo antica), Storia romana, Letteratura latina, Civiltà bizantina.

Complimenti! Il mondo antico in generale e tutte le archeologie (dalla preistoria al medioevo!) godono di ampia considerazione presso l’ANVUR … e probabilmente non solo lì! D’ora in poi interrogheremo un fisico o un medico per acquisire un parere di merito sulle nostre riviste. Ma con quale ratio si è deciso di coprire alcuni settori e di lasciarne  DEL TUTTO scoperti altri ?

Il quadro, ad onor del vero, è ancora più complesso e alla nostra ricostruzione manca ancora un tassello importante. La Consulta di Archeologia classica e le altre Consulte delle materie antichistiche avevano fatto un egregio lavoro in merito alle riviste  dividendole in fascia A,B,C. Da questi elenchi, per la VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca)  è stata redatta un’unica lista che riunisce le riviste di Archeologia, Storia antica, Lingua e letteratura greca e latina, Filologia classica e tardo-antica. Il lavoro fatto è per lo più circoscritto alle riviste italiane, ma in fondo al documento ci sono anche due comodi links da cliccare per avere idea delle riviste straniere da includere … Facile, no?

Ora, che il lavoro delle Consulte non venisse utilizzato per costruire le mediane lo sapevamo. Come espressamente recita il sito dell’ANVUR a tal fine si sono usati i dati inseriti nelle pagine dei singoli docenti sul sito del CINECA. Ma, ça va sans dire, sarebbero stati necessari degli aggiustamenti neanche tanto difficili da operare. Se nessun Professore italiano, negli ultimi 10 anni, ha scritto su una rivista importantissima, che facciamo … la escludiamo dalla fascia A? E’ chiaro anche ad un bambino che bisognava prendere gli elenchi di riviste delle Consulte, integrarli con le principali riviste europee ed infine confrontarli con quanto inserito dai Professori nelle singole pagine del CINECA.

Così, evidentemente, non è stato. Vorremmo conoscere di chi è  quella mano cieca che ha deciso cosa togliere e cosa aggiungere … Sono stati eliminati dall’elenco delle riviste di fascia A redatto dalla Consulta per la VQR gli Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, i Quaderni Urbinati di Cultura classica, i Rendiconti dell’Accademia dei Lincei, per citarne solo alcune. Alla faccia dell’eccellenza: fuori la Normale di Pisa, fuori i Lincei!! E soprattutto qualcuno dovrebbe spiegarmi  come fa una rivista ad essere considerata ottima per la VQR e nulla per la costruzione delle mediane… Da una parte, grazie anche a quella pubblicazione arriveranno finanziamenti, dall’altra però essa non è utilizzabile per passare i concorsi …?

Ancora più sorprendenti, come già abbiamo sottolineato, sono alcune new entries tra le quali spicca il Notiziario della Scuola Archeologica italiana di Atene; alcuni slaloms: Kokalos, che nell’elenco della Consulta per la VQR era in fascia C, ora è risalito addirittura in A (!); alcune paurose lacune legate all’assenza di tutte le principali riviste europee: non è presente il Bulletin de Corrispondance Hellénique (la più prestigiosa rivista francese), non c’è l’Annual of the British School at Athens (la più prestigiosa rivista inglese), non c’è la più importante rivista tedesca i Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Athenische Abteilung (cioè a dire la rivista dell’Istituto Archeologico Germanico. Sezione di Atene).

Ma non è finita perché tra le numerose riviste aggiunte ce ne sono almeno due la cui presenza non può non suscitare ilarità … Riso amaro … Non perché non siano riviste serie, tutt’altro, ma perché, come tutti sappiamo, le recensioni NON contano ai fini dei calcoli delle mediane, non fanno punteggio … Ed allora qualcuno mi spiega come mai Gnomon (la più prestigiosa rivista tedesca che contiene ESCLUSIVAMENTE recensioni) e Comptes rendus de l’Académie des Inscriptions et Belles Lettres (prestigiosa rivista francese che contiene pressoché ESCLUSIVAMENTE recensioni) sono finite in fascia A?

Che cosa è effettivamente in fascia A, solo la copertina, perché gli articoli all’interno non contano?

Elle



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